Premio Sakharov all’opposizione anticomunista del Venezuela. Sinistra infuriata

27 Ott 2017 14:51 - di Redazione

Il Parlamento Europeo ha deciso di assegnare il Premio Sakharov 2017 per la Libertà di pensiero all’opposizione democratica venezuelana. Lo comunica il Ppe. Il Premio è stato assegnato all’Assemblea nazionale, rappresentata dal presidente Julio Borges, e a tutti i prigionieri politici elencati dal Foro Penal, rappresentati da Leopoldo López, Antonio Ledezma, Daniel Ceballos, Yon Goicoechea, Lorent Saleh, Alfredo Ramos e Andrea González La candidatura è stata proposta dai gruppi del Ppe e dell’Alde. Per l’europarlamentare del Ppe José Ignacio Salafranca, “l’opposizione venezuelana è un esempio per tutti. È gente coraggiosa che, malgrado la repressione e il carcere, non ha paura e non si arrende, ma lotta per la libertà e per la dignità”. Il premio verrà consegnato durante la sessione plenaria di dicembre, a Strasburgo. Dall’inizio del 2017, in Venezuela sono stati uccisi circa 130 oppositori e oltre 500 sono stati messi in carcere, ricorda il Ppe. Infuriato ovviamente il gruppo della sinistra Gue/Ngl nell’Europarlamento, che “si rammarica” per la decisione dell’istituzione di assegnare il Premio Sakharov 2017 alla “cosiddetta” opposizione venezuelana, “alla luce della partecipazione di quest’ultima alle ultime elezioni”. Il gruppo promette di “boicottare” la cerimonia di assegnazione e, “ancora una volta, chiede che le decisioni sull’assegnazione del Premio vengano votate nell’aula della plenaria”. Secondo il gruppo, la decisione, “altamente politicizzata”, minerebbe “le chances di dialogo. I diritti umani sono una materia troppo seria e non dovrebbero essere strumentalizzati per scopi politici dal Parlamento”. Il Venezuela, governato da molti anni dalla sinistra bolivariana (il partito al potere è il Psuv del presidente Nicolas Maduro), ha le riserve petrolifere più grandi del mondo (il 17,6% del totale mondiale, più del 15,6% dell’Arabia Saudita, secondo dati 2016 pubblicati dalla British Petroleum). La banca centrale venezuelana non diffonde più i dati relativi all’inflazione dal 2015; il Fmi stima che il tasso di inflazione nel 2018 nel Paese supererà il 2.300%.

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