Referendum, Meloni: «Niente plebiscito, le riforme non si fanno a pezzi»
“I referendum per l’autonomia non sono stati un plebiscito ma per Fratelli d’Italia il punto è un altro e prescinde dai numeri: in una Nazione che si rispetti le riforme costituzionali si fanno tutti insieme e non a pezzi, per il bene di tutti e non per assecondare l’interesse particolare”. Lo afferma il presidente di Fdi, Giorgia Meloni. “Ora lavoriamo insieme per una proposta di riforma dello Stato che coniughi presidenzialismo e federalismo”.
La posizione di Giorgia Meloni sul referendum
La posizione di Giorgia Meloni era stata già approfondita in un’intervista a Famiglia Cristiana nonché in molti interventi. «L’unità nazionale», aveva detto la leader di Fratelli d’Italia, «non va messa in discussione. La condizione per avere un maggiore federalismo in Italia è avere un presidenzialismo: Stato centrale autorevole, Governo in grado di governare, che se sbaglia va a casa e ha un rapporto diretto con i cittadini. A quel punto i due pesi bilanciano. Una cosa fatta dicendo: noi ci teniamo i nostri soldi e degli altri non ce ne importa nulla rischia di generare un’ulteriore disgregazione dell’idea di Stato e nazione in un momento in cui l’Italia è già molto debole agli occhi dei suoi cittadini». Meloni l’ha detto chiaro e tondo: «In questo momento storico, vale per l’Italia e anche per la Catalogna, la disgregazione conviene al nemico. Lo Stato nazionale è l’entità minima necessaria per difendere i diritti dei cittadini dallo strapotere dei loro nemici: la grande finanza internazionale, i tecnocrati europei, la Bce, gli speculatori finanziari e tutti quei burattinai che hanno bisogno di distruggere lo Stato. Non è un caso che il finanziere George Soros, che qualcuno chiama filantropo, abbia finanziato i movimenti per la libertà della Catalogna. Io faccio gli interessi dei popoli».