
Tutto il mondo (pure l’Italia!) è con Madrid contro gli estremisti catalani
Esteri - di Antonio Pannullo - 27 Ottobre 2017 - AGGIORNATO 28 Ottobre 2017 alle 12:26
Nessuno riconosce l’indipendenza della Catalogna: non la Ue, non l’Italia, che sorprendentemente si è schierata, forse costretta da Bruxelles, non la Germania, non la Francia, non gli Stati Uniti di Donald Trump. Nonostante l’applauso di migliaia di manifestanti ha salutato oggi l’approvazione della dichiarazione dell’indipendenza votata dal Parlamento di Barcellona. Convocata dalle organizzazioni civiche a favore della secessione, la folla riunita al paseo de Picasso ha seguito in diretta il dibattito, con grida di “indipendenza” e cartelli che incitavano alla “disobbedienza” per costituire la repubblica catalana, racconta el Pais. Quando parlavano i deputati unionisti di Ciudadanos, la folla ha cominciato a urlare “fuori, fuori”. Infine dopo l’applauso per l’indipendenza, come hanno fatto i deputati in aula, è stato intonato l’inno indipendentista catalano “Les Segadors”. Ma da Madrid è già giunta la risposta: con il voto, il Senato spagnolo autorizza il governo di Madrid a utilizzare il ricorso all’articolo 155. I membri del governo si sono immediatamente diretti alla Moncloa per celebrare il consueto consiglio dei ministri del venerdì, cui seguirà un consiglio dei ministri straordinario per attivare immediatamente il ricorso all’articolo 155 e commissariare l’amministrazione locale della Catalogna. “Esorto alla calma tutti gli spagnoli. Lo Stato di diritto ripristinerà la legalità in Catalogna”. È quanto ha scritto su Twitter il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, appena il parlamento catalano ha proclamato l’indipendenza. Dopo il prevedibile via libera del Senato all’applicazione dell’articolo 155.