17 anni fa la tragedia del sottomarino russo Kursk: i morti furono 118 (video)
La tragedia del sottomarino argentino Ara San Juan che si sta consumando nel Mare Atlantico richiama alla mente quella di 17 anni fa del sottomarino russo Kursk, nella quale perirono tutti i 118 membri dell’equipaggio. Il sottomarino nucleare era entrato in servizio nel 1995 nella Flotta del Nord, ed era uno dei più moderni al mondo. Quel 12 agosto 2000 il sottomarino era impegnato in un’esercitazione nel Mare di Barents: ma non appena lanciati due siluri, vi fu un’esplosione, verosimilmente di uno dei due siluri, o nel canale di lancio del sottomarino e negli immediati pressi dello stesso. In conseguenza dell’esplosione, il sottomatino si adagiò sul fondo a 108 metri di profondità. Due minuti dopo si registrò un’altra esplosione. Dopo molti e disperati tentativi da parte dei militari russi di recuperare il sottomarino, finalmente una nave britannica equipaggiata con batiscafo norvegese riuscì ad agganciare il Kursk, trovandolo del tutto allagato e senza alcun superstite. Ma 23 marinai, dopo le esplosioni, erano riusciti a chiudersi in un compartimento stagno, senza però la possibilità di uscire. La situazione diventò ben presto drammatica, e quello che accadde lo possiamo desumere dagli scritti diseprati che lasciò uno dei membri dell’equipaggio. Come detto, ci furono quattro tentativi di salvataggio, tutti falliti a causa delle condizioni metereologiche avverse. Nel 2002 si stabilì che la causa fu un siluro difesttoso, la cui esplosione ne avrebbe poi innescate altre. Fu una tragedia nazionale e lo stesso Vladimir Putin la raccontò in una sofferta intervista.