
Al Pd fallisce il “voto di scambio” sullo Ius Soli. Il moldavo: «Non vi voto…»
Home livello 2 - di Redazione - 7 Novembre 2017 - AGGIORNATO 7 Novembre 2017 alle 15:16
di Redazione
CERCA SUL SECOLO D'ITALIA
Home livello 2 - di Redazione - 7 Novembre 2017 - AGGIORNATO 7 Novembre 2017 alle 15:16
di Redazione
I Video del Secolo
Lo sproloquio
Nicolae Galea, 20enne nato a Cantemir in Moldavia, ma regolarmente residente a Vicenza e iscritto al circolo Pd del centro storico, si è ribellato: «Si sta violando lo Statuto nazionale del partito, si vuole infatti impedire a me e agli altri cittadini extracomunitari, regolarmente residenti, di votare alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Vicenza». Tutto ciò accade perché i tre candidati sindaco, tutti iscritti al Pd, per le primarie comunali del centrosinistra (previste a Vicenza il 3 dicembre prossimo) hanno accettato la norma che esclude dal diritto di voto i cittadini extra-europei, ancorché regolarmente residenti in Italia. Un modo per evitare fenomeni di massa “cinesi”, come già accaduto a Napoli. Secondo il moldavo, però, nello statuto del Pd c’è scritto che “sono elettrici ed elettori, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno”. Galea, alla luce di questa vicenda, chiama in ballo anche la legge sullo Ius Soli, sulla quale la contraddizione tra promesse e impegni mantenuti dal Pd con i propri elettori, è ancora più evidente.