All’asta i rotoli maledetti del marchese De Sade: da 4 a 6 milioni di euro
Il manoscritto originale delle 120 giornate di Sodoma del Marchese De Sade (pseudonimo di Donatien Alphonse Francois De Sade, 1740-1814), il più perverso romanzo della letteratura del XVIII secolo, torna di nuovo sul mercato antiquario francese. Si tratta di una lunga pagina di fogli incollati (12 metri per 11,5 centimetri), scritta fronte-retro con minuscola calligrafia, in modo da essere arrotolata e quindi meglio nascosta. Il rotolo maledetto sarà messo all’asta il prossimo 20 dicembre a Parigi presso Drouot, durante una vendita giudiziaria che sarà condotta da Claude Aguttes. In quell’occasione saranno proposti all’asta 190 lotti della collezione di Aristophil, la società del bibliofilo e imprenditore francese Gérard Lhéritier in liquidazione dopo l’accusa di frode in commercio. Lhéritier è anche il presidente del Museo delle Lettere e dei Manoscritti di Parigi, da lui stesso fondato, e che nel 2014 aveva comprato il manoscritto di De Sade per 7 milioni di euro. Adesso il cimelio letterario sarà offerto con una stima inferiore, intorno a 4-6 milioni di euro. Agli inizi del 2014 il manoscritto del Marchese De Sade – l’opera racconta le depravazioni commesse da quattro ricchi libertini rinchiusi in un castello medievale con 46 vittime, composta durante la prigionia nella Bastiglia nel 1785 – fu al centro di intense contrattazioni tra un collezionista privato e la Biblioteca Nazionale di Francia, che alla fine dovette rinunciare all’acquisto per l’alta somma sborsata da Lheritier. Il manoscritto ha una storia rocambolesca. Acquistato da un collezionista tedesco, rimase in Germania fino al 1929, quando Maurice Heine, incaricato dal visconte Charles de Noailles acquistò il rotolo; la moglie del visconte, Marie-Laure, era una diretta discendente di De Sade. Nel 1982 Nathalie, seconda figlia del visconte, prestò il manoscritto ad un amico, Jean Grouet, che poi lo vendette, a insaputa della legittima proprietaria, al miliardario svizzero Gerard Nordmann, celebre collezionista di libri erotici. Al termine della disputa sulla proprietà, finita davanti alla giustizia svizzera, il rotolo di De Sade è finito nelle mani del collezionista Gerard Lheritier ed è tornato in Francia giusto in tempo per le celebrazioni dei 200 anni dalla scomparsa del ‘Divin Marchese’ nel 2014. E ora la storia tormentata del ‘rotolo maledetto’ sembra ricominciare da capo.
(Foto RaiNews)