Bangladesh, sacerdote cattolico rapito alla vigilia della visita papale
Nuovo orrore in Bangladesh, Paese a maggioranza musulmana dove il 5 luglio del 2016 nove italiani furono massacrati dai terroristi islamici nella capitale Dacca. Si apprende infatti che un sacerdote cattolico, padre Walter William Rosario, è scomparso in Bangladesh un giorno prima della storica visita di Papa Francesco nella nazione a maggioranza musulmana devastata dall’estremismo islamista. Lo riferisce il quotidiano The Daily Star, citando la polizia locale. Il religioso, di 40 anni, vive nello stesso villaggio nel nord del Paese, dove l’anno scorso sospetti estremisti islamici hanno fatto a pezzi a colpi di ascia un droghiere cattolico mentre apriva il suo negozio. La scomparsa del prete, che è anche preside di una scuola cattolica nel distretto di Natore, è stata denunciata dalla famiglia lunedì 27 novembre e la polizia ha avviato una grande operazione di ricerca. La famiglia ha anche ricevuto una telefonata con una richiesta di riscatto, ma la polizia ritiene che si tratti di una falsa pista. Il vescovo della vicina città di Rajshahi, Gerves Rosario, ritiene che il religioso sia stato rapito e ha espresso la grande preoccupazione della sua comunità. “Stava organizzando per circa 300 cattolici il viaggio a Dacca per vedere il Papa e assistere alla sua Santa Messa. Ma la sua scomparsa ha rovinato la loro gioia. Non vogliono più andare”, ha detto il vescovo. Padre Walter William Rozario, sacerdote 41 anni nel Bangladesh, è scomparso da due giorni. Stando a quanto riferisce il suo parroco, il prete sarebbe stato rapito. Una sparizione proprio alla vigilia dell’arrivo del Papa in Bangladesh. Il suo parroco, padre Subroto Purification, ha spiegato ad AsiaNews: “Era andato alla chiesa di Bonpara, per poi fermarsi al mercato per alcune pubblicazioni e altre mansioni per la parrocchia, ma non è tornato e il suo telefono era spento. Siamo molto preoccupati per lui, e preghiamo solo per il suo ritorno in buone condizioni. Ora sono alla polizia per chiedere aiuto”, riferisce. Padre Subroto ha detto di aver ricevuto una chiamata di riscatto per il sacerdote: “Volevano 300mila taka (circa 3mila euro) per il suo rilascio. Stiamo collaborando con la polizia”.