Busta con proiettile alla sindaca leghista. La replica: «Non ho paura degli infami»
Un esempio di coraggio e di fermezza, quello appena reso dalla sindaca leghista del comune di Cascina (Pisa), Susanna Ceccardi, che dopo aver ricevuto una busta con proiettile dal suo profilo Facebook ha replicato all’atto intimidatorio postando un messaggio che non lascia adito a tentennamenti di sorta: «Stamani vado al lavoro come sempre. Non ho paura degli infami. Il primo pensiero va alla mia squadra di consiglieri ed assessori. Il lavoro che stiamo facendo qui, primo comune leghista della Toscana rossa è importante e simbolico, ed evidentemente diamo fastidio».
Pisa, busta con proiettile alla sindaca leghista di Cascina
Solo ieri mattina (lunedì 20 novembre ndr), in municipio, le è stata recapitata una busta con una cartuccia rossa calibro 28 e un messaggio in cui veniva definita «razzista» e minacciata, ma la prima cittadina del Carroccio non si è lasciata né intimidire, né scoraggiare. La busta minatoria è stata subito consegnata ai carabinieri che l’hanno inviata alla polizia scientifica per effettuare tutti i rilievi del caso: e da quel momento sono partite le indagini in corso per risalire all’autore dell’intimidazione. «Si parla di mafia tutti i giorni nei salotti tv – ha scritto ancora la Ceccardi – ma quando arriva una pallottola in busta chiusa si capisce davvero che è una cosa reale e ancora viva tra noi. Vi abbraccio tutti e vi assicuro che io sono sempre la stessa. Sono forte e non ho paura di questa roba. La mia squadra è con me e insieme non ci ferma niente e nessuno. Prima la nostra gente. Prima gli italiani!».
Lei replica con fermezza e determinazione: «Sono forte, non ho paura»
Immediata è arrivata la solidariertà del leader del Carroccio, Matteo Salvini, che su Facebook ha tempestivamente definito gli autori della lettera di minacce «Maledetti infami e delinquenti», aggiungendo a sua volta che «non ci faremo intimidire da questi schifosi messaggi mafiosi, continueremo la nostra politica di mettere prima gli italiani». E solidarietà alla prima cittadina minacciata è arrivata anche, a nome di tutta la Lega Nord Toscana, da Manuel Vescovi, che ha voluto «esprimere la nostra massima solidarietà nei confronti di Susanna Ceccardi, oggetto di un vile gesto a scopo intimidatorio». «Un fatto grave che stigmatizziamo con forza» – ha proseguito Vescovi nel suo messaggio di vicinanza alla Ceccardi con cui ha voluto anche ribadire il cambio di rotta operato al Comune toscano – rilevando come, quanto accaduto, testimoni «come l’impegno e la determinazione fin qui profusa dal nostro sindaco, abbia disorientato chi era abituato, da decenni, ad una certa univocità operativa, finalizzata a supportare i soliti noti. Le cose, cari signori, a Cascina sono, invece, radicalmente cambiate – ha quindi precisato Vescovi in conclusione – ed i cittadini, ora, hanno un’equa distribuzione di servizi, vedi ad esempio riguardo all’assegnazione delle case popolari, che prima rimanevano nel libro dei sogni». Il proiettile, insomma, è stato rispedito – metaforicamente stavolta – al misterioso mittente.
ma li hanno cambiati i bossoli….. non era uno piccolo di colore rosso per andare a caccia..come la stessa sindaca aveva publicato dalla sua pagina facebook?
ma poi una sola cosa ci si chiede tutta la comunità di cascina….
hanno preso i migliori uomini del crimine….
e uno che consegna a mano una busta con dentro questa mini cartuccia al capogabinetto di padova,, e nell,immediato consegnata alla stessa sindaca, non si riesce a capire chi e il personaggio?
per di più con le telecamere in comune…..