
Meloni: «Giusta la richiesta di Berlusconi. La Corte si pronunci prima del voto»
Home livello 2 - di Augusta Cesari - 23 Novembre 2017 - AGGIORNATO 28 Novembre 2017 alle 11:56
“Il governo italiano chieda che la Corte dei diritti dell’uomo si pronunci prima della scadenza della legislatura”. Giorgia Meloni, leader di Fdi, è molto chiara al termine della conferenza stampa di presentazione del prossimo congresso di Fratelli d’Italia, fissato a Trieste il 2 e 3 dicembre. Sulla sentenza della Corte di Strasburgo, sui tempi soprattutto , Giorgia Meloni spiega come sia “giusta la richiesta di Berlusconi di un pronunciamento di Strasburgo entro il voto italiano, e che anzi debba intervenire lo stesso esecutivo italiano“. Parole decise con cui la leader di FdI auspica un impegno preciso del governo a sollecitare la sentenza in tempi utili.
Meloni: “A Trieste ci sarà Musumeci”
In una conferenza stampa affolltissima ha lanciato, quindi, i tempi del congresso imminente . “Ci saranno sorprese”. Ha parlato dell’inizio di “una seconda fase per FdI, che si aprirà dopo Trieste. Oggi – ha detto – proviamo a raccogliere tutti quelli che si riconoscono nel motto ‘“prima gli italiani'”. La leader di Fratelli d’Italia – che stasera sarà ospite di Paolo Del Debbio su Rete 4 a “Quinta Colonna”– spiega a chi le chiede se saranno presenti Berlusconi e Salvini: “Ho scelto di chiedere che ci siano delle delegazioni, non i leader dei partiti. Penso che ci saranno comunque delle comunicazioni, – dice- che verranno lette prima della mia relazione”. “Ci saranno sorprese – promette Meloni – e di sicuro ci sarà Musumeci“.
No allo Ius soli: gazebo il 25 e il 26 novembre
L’impegno congressuale e l’appello a tutti i patrioti d’Italia è preceduto da una capillare mobilitazione contro lo Ius soli: “Faremo gazebo in tutta Italia il 25 e 26 novembre per dire no allo Ius soli, a una legge che incide sul futuro dell’Italia”. Poi l’affondo: “Il Pd deve avere il coraggio di mettere nel suo programma elettorale“, scandisce Giorgia Meloni, parlando della cittadinanza. “Abbiamo già raccolto 100mila firme- annuncia – che daranno vita a una richiesta di referendum abrogativo se la legge passasse”, aggiunge Meloni, sottolineando di confidare nel presidente della Repubblica Mattarella, perché questa è una legge che gli italiani non vogliono. Un tema caldo, sul quale tutto il centrodestra è agguerrito, che Giorgia Meloni avrà modo di illustrare in serata davanti alle telecamere di Rete 4 . Molti i temi che saranno affrontati nel faccia a faccia: dallo scandalo internazionale per le molestie sessuali al tema dell’immigrazione, dallo ius soli al made in Italy fino alle vicende politiche di stretta attualità.