CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Milano, per avere case popolari o altro va firmata la carta antifascista

Milano, per avere case popolari o altro va firmata la carta antifascista

Home livello 2 - di Antonio Pannullo - 18 Novembre 2017 - AGGIORNATO 18 Novembre 2017 alle 19:49

Gli antifascisti in servizio permanente effettivo da oltre settant’anni ne pensano un’altra evidentemente galvanizzati dalla liberticida legge Fiano. “La parola vergogna evidentemente non compare nel vocabolario dei consiglieri comunali presentatori e o sostenitori di una preannunciata mozione che prevede l’obbligo di firmare una asserita e non precisata carta dei valori antifascisti per ottenere spazi, luoghi pubblici, patrocini del Comune di Milano. Idem per contributi e per ottenere addirittura anche le case popolari”. È quanto afferma Ignazio La Russa (FdI) in una nota. “Solo nei Paesi veterocomunisti – aggiunge – si è esercitato il tentativo di sanzionare anche il pensiero ricorrendo alla tortura per costringere chi non aveva fatto altro che avere pensieri anticomunisti a confessare. Siamo quasi a quel livello o forse addirittura peggio”. Chi l’ha pensata dovrebbe, secondo La Russa, andare a “leggersi la nostra Costituzione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

18 Novembre 2017 - AGGIORNATO 18 Novembre 2017 alle 19:49