Fratelli d’Italia: la Raggi a Ostia? È andata bene, come una “spada”…
Il M5s vince a Ostia e Giuliana Di Pillo è la nuova presidente del municipio X di Roma. La candidata pentastellata è stata eletta al ballottaggio di ieri con il 59,60% dei voti, mentre la sfidante del centrodestra, Monica Picca, si è fermata al 40,40%. L’altro dato che emerge dalla consultazione nel municipio, che è stato sciolto per mafia nel 2015 ed esce ora dal commissariamento, è quello dell’astensione: ha votato solo il 33,60%, in ulteriore calo di circa tre punti rispetto al 36,10% di affluenza del primo turno. Mentre i grillini festeggiano, il primo partito del centrodestra a commentare è stato Fratelli d’Italia: il capogruppo alla Camera di FdI Fabio Rampelli ha tenuto a evidenziare che il Movimento 5 Stelle non ha certo vinto da solo: “Basta sommare semplicemente i voti di coloro che non sono arrivati al ballottaggio e il totale torna perfettamente, mentre il centrodestra al secondo turno ha conservato tutti i suoi voti e li ha anzi incrementati”. Scrive sulla sua pagina Facebook, Federico Mollicone, responsabile nazionale Comunicazione FdI-An, commentando il risultato del voto di Ostia. “Hanno trasformato una campagna elettorale in X municipio in una puntata di Suburra. Hanno spostato l’attenzione dei media e dei cittadini dal malgoverno pentastellato. Nonostante questo Monica Picca si è battuta come una leonessa e sempre con il sorriso senza mai scappare e senza diffamare. Nonostante tutto la Raggi perde il 17% dei consensi in poco più di un anno e Monica arriva da sola con il centrodestra al 40 % contro tutti : il M5S, la sinistra, Casapound, gli Spada. La riscossa è partita dal X municipio. È solo l’inizio. Un primo passo verso la vittoria di primavera. Per le anime belle a Nuova Ostia, territorio della famiglia Spada e di Cp, Picca ha perso. Aspettiamo servizi televisivi e preoccupati editoriali a riguardo”. Reazioni anche da Forza Italia: “I grillini hanno il vantaggio di essersi intestati la rappresentanza della protesta, ma questo loro vantaggio andrà avanti finché la gente non si accorgerà che questa loro auto-intestanzione è solo un imbroglio. La Raggi sta dimostrando alla perfezione che i 5 Stelle non sanno governare ed evidentemente i cittadini di Ostia non frequentano la città. Quando l’affluenza è bassa è un indicatore negativo, ma meglio il voto con l’affluenza bassa che commissari vari. Il voto è democrazia. Meglio un’elezione con poca partecipazione che nessuna elezione”. Lo ha detto Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, intervistato su La7. Il risultato di Ostia è commentato anche dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si toglie anche qualche3 sassolino dalla scarpa: “Dispiace che, dopo il comune di Roma, anche a Ostia sia stata regalata al M5S, una vittoria che non meritavano. Come un anno fa al comune di Roma, le candidature imposte, le divisioni, i veti e le esclusioni nell’alleanza di centrodestra, l’arroganza e il settarismo hanno fatto perdere il centrodestra”. Lo dichiara il segretario del Movimento Nazionale, Gianni Alemanno. “Oggi è ancora più grave, perché il fallimento dell’amministrazione Raggi è sotto gli occhi di tutti, mentre per vincere sarebbe bastato portare al voto anche solo l’elettorato più fidelizzato del centrodestra. Invece sì è preferito ancora una volta far prevalere i piccoli interessi partitici, soprattutto da parte di chi come Fratelli d’Italia doveva mostrare più apertura e generosità avendo espresso la candidata a presidente. “Oggi si deve aprire una riflessione seria sul futuro del centrodestra nella nostra città, senza i ridicoli alibi che pretendono di scaricare su Casapound la responsabilità della sconfitta, e neppure sulla coraggiosa Monica Picca che non può certo essere accusata di non essere un candidato sufficientemente moderato, a meno che non si volesse regalare proprio a Casapound altri voti di destra”, conclude Alemanno.