Sbagliano i grillini a concentrarsi sui vitalizi anziché sui clandestini
La nostra povera Italia è afflitta, negli ultimi anni, da problemi enormi che, in alcuni casi, ne mettono a rischio addirittura l’esistenza e il futuro. Problemi annosi e complessi che si trascinano da tempo e che nessun governo è riuscito a risolvere. Abbiamo innanzitutto la tremenda crisi economia seguita allo scandalo dei sub prime negli Usa che ha scosso il mondo. In pochi anni abbiamo perso diversi punti di prodotto interno lordo e milioni di posti di lavoro. Abbiamo poi la perdita drammatica di potere d’acquisto dei salari e delle pensioni dovuta sia all’introduzione dell’euro che al blocco di sette anni dei salati dei lavoratori dipendenti. Poi vi è l’immigrazione. In pochi anni sono sbarcati cinquecentomila migranti che ci hanno fatto spendere più di dieci miliardi di euro. Una somma enorme che si sarebbe potuta utilizzare per costruire scuole, ospedali, assumere forze di polizia, militari, medici o insegnanti e che , invece, abbiamo letteralmente buttato dalla finestra in nome di un buonismo terzo mondista assurdo e incomprensibile alla gran massa del popolo italiano. Abbiamo poi l’ordine pubblico. Senza andare a scomodare la mafia o la famiglia Spada ricorderemo che non passa giorno senza che qualche donna o anziano venga sgozzato o massacrato di botte da bande di predatori stranieri che imperversano indisturbati in un territorio che oramai non è più sotto il controllo dello Stato, caso Igor “docet”. Ed infine abbiamo l’ambiente. Dopo la folle decisione Renzi-Madia di sciogliere il benemerito Corpo Forestale dello Stato questo è stato l’anno orribile per l’ambiente devastato da incendi che nessuno andava a spegnere. Per non parlare del dissesto idro-geologico e dell’inquinamento.
Di fronte a questo angoscioso quadro d’insieme che farebbe accapponare la pelle anche al più ottimista di noi, quale è il cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle? I vitalizi dei politici. È comprensibile perfettamente che dia fastidio il fatto che un politico dopo solo pochi anni di mandato prenda la pensione, quando noi comuni mortali dobbiamo sgobbare quaranta anni almeno per averla. Lo capiamo. Ma tra i 60 milioni che costano i vitalizi e i cinque miliardi e più che costano gli immigrati clandestini permettete che un contribuente dia la precedenza all’esborso più grosso. E invece dai M5S mai una parola su tutti i soldi buttati per mantenere in hotel con piscina i finti profughi. Per loro questo non è un problema, anzi il sindacodi Roma Virginia Raggi promette soldi a chi li ospiterà. E che dire delle somme enormi che l’Italia spende per finanziare Agenzie delle Nazioni Unite assolutamente inutili come l’Unicef o addirittura anti italiane come l’Unhcr? Agenzie dove gli stipendi viaggiano a cifre stratosferiche così come i benefits quali lo spaccio tax free della Fao a Roma? Perche i M5S non dicono nulla al riguardo? Facile da spiegare. Da buoni novelli Masanielli i Grillini hanno capito che è molto più facile mobilitare l’interesse, il risentimento e la rabbia del popolo su questioni elementari e di facile comprensione come i vitalizi che non impegnarsi su battaglie molto più importanti ma più difficili da spiegare alla gente, ed ecco perché i vitalizi sono, restano e resteranno il loro cavallo di battaglia insieme alla pensioni cosiddette d’oro e ai vari privilegi o presunti tali che secondo loro alcune categorie come i militari e la polizia hanno. Una scelta certamente comoda e magari remunerativa nel breve periodo ma che, in prospettiva, non produrrà niente di positivo perché una forza politica che si candida a governare non deve concentrarsi su questioni certamente serie ma marginali ma su quelle fondamentali e problematiche a cui occorre dare risposta per assicurare un futuro all’Italia.