
Tremonti: “Guglielmo Marconi oggi non lavorerebbe, troppa burocrazia”
Home livello 2 - di Redazione - 29 Novembre 2017 - AGGIORNATO 29 Novembre 2017 alle 18:25
“Ogni anno produciamo 12 chilometri lineari di nuove leggi” una cosa che “blocca la produzione”. E’ quanto dice Giulio Tremonti, concludendo il suo intervento presso l’Auditorium Conciliazione a Roma, in occasione della prima conferenza organizzativa di Rinascimento, il “movimento politico-estetico” fondato negli scorsi mesi dall’economista con Vittorio Sgarbi e di cui è coordinatore nazionale il senatore Paolo Naccarato. Tremonti spiega che la burocrazia è un serio limite allo sviluppo: “Con questo sistema – dice – bloccano tutto, se Guglielmo Marconi, ad esempio lavorasse oggi finirebbe in galera, per violazione di una delle tante leggi, come quella sulle telecomunicazioni e le altre che infrangerebbe”. “La storia presenta il conto della globalizzazione, perché non tutto è mercato e il mercato non è tutto”, ha detto ancora Tremonti, parlando dal palco. “Anche gli algoritmi falliscono, e ora bisogna fare anche il conto dei valori”, avverte l’ex ministro del governo Berlusconi.
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