
“Bastardi islamici”: Belpietro assolto per il titolo sulla strage di Parigi
Home livello 2 - di Alessandra Danieli - 18 Dicembre 2017 - AGGIORNATO 18 Dicembre 2017 alle 16:41
“Bastardi islamici”. Maurizio Belpietro, oggi direttore de La Verità, all’epoca del fattaccio alla guida di Libero è stato assolto per il titolo forte sulla strage di Parigi comparso in prima pagina il 14 novembre 2015. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Milano che ha assolto il giornalista dall’accusa di «offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone» con l’aggravante della «finalità di odio razziale».
Belpietro assolto per il titolo sulla strage di Parigi
Per il giudice Anna Calabi il fatto “non sussiste”. Il titolo del quotidiano aveva provocato una tempesta di polemiche scaturite nella presentazione di querele da parte di esponenti del mondo islamico. Lo stesso Belpietro aveva all’epoca spiegato la scelta editoriale: «Quando abbiamo fatto quel titolo per noi era scontato che ci si riferisse ai terroristi, perché ‘islamici’ era aggettivo relazionale del sostantivo “‘bastardi” e serviva a definire la matrice islamica degli attentati e non ho scritto, infatti, “bastardi musulmani”. La lingua italiana è chiara, basta andare su google e digitare “islamico” e si può leggere “aggettivo”. Tra i querelanti anche il Cai che coordina le associazioni islamiche di Milano e Monza. Il pm aveva chiesto una condanna con una multa da 8300 euro. Adesso con il verdetto del Tibunale il caso è definitivamente chiuso. «Non conosco le motivazioni della sentenza – ha commentato Belpietro – immagino che il giudice abbia ritenuto che ciò che ho spiegato in aula e che io ho sempre detto è assolutamente fondato, ossia che non c’era alcuna intenzione di offendere e di sostenere che tutti gli islamici sono bastardi». Bastardi sono quelli gli autori della strage.