Casimirri, Br “protetto”. Ma il padre di Jovanotti stava per catturarlo…
Coperto, protetto, aiutato a scappare. Solo adesso, grazie al lavoro della Commissione d’Inchiesta sull’uccisione di Aldo Moro, emerge il ruolo degli apparati segreti dello Stato, presumibilmente legati alla sinistra, che favorirono la fuga di Alessio Casimirri, Brigatista rosso, figlio del capo ufficio stampa del Vaticano ai tempi di Paolo VI, sempre sfuggito alla cattura. Il presidente Fioroni, nel suo intervento in Aula, durante la presentazione della relazione della commissione Moro, si è soffermato a lungo “sulla latitanza di Casimirri, che indisturbato vive tuttora in Nicaragua”.
“Di lui abbiamo trovato una foto segnaletica e più volte venne segnalato, vivendo però, fino al luglio dell”83, in Italia”,
sottolinea Fioroni. “Casimirri riuscì poi ad espatriare con un passaporto grossolanamente contraffatto – ricorda il presidente della Commissione – . Poi ci fu un fallimentare tentavo nel ’93 per arrivare all’estradizione”. “A salvarlo – conclude Fioroni – non sono stati solo i rapporti con i sandinisti, ma anche coperture di cui ha goduto in Italia“.
La primula rossa delle Br, Alessio Casimirri, prima della latitanza in Nicaragua, riuscì più volte, in maniera rocambolesca, a sfuggire alla cattura. Per l’ex brigatista, figlio di un notabile vaticano, ci fu però un momento in cui mancò veramente un nulla ad ammanettarlo. A riconoscerlo, proprio nei dintorni di San Pietro, fu il padre di Jovanotti, al secolo Lorenzo Cherubini, uno dei più noti cantautori italiani. “Mario Cherubini, che era un gendarme vaticano – racconta all’AdnKronos, Gero Grassi – riconobbe Casimirri, già latitante, per strada e corse a denunciarlo, ma non si riuscì a fermarlo”. Negli scorsi giorni proprio il cantante aveva raccontato di quando la famiglia Casimirri, a metà degli anni ’70, invitava i Cherubini nella casa di campagna a Monterotondo, ricordando come lui, bambino, restava affascinato dai racconti che Luciano e Ermanzia Casimirri facevano del figlio, ai tempi provetto sub e pescatore subacqueo, fino al giorno in cui lo stesso Alessio gli mostrò i suoi trofei di pesca.
Le vie del Signore sono infinite, ai c omuni mortali credenti, non resta che credere, anche perchè
conviene nel nome del detto:Beati coloro c he credono, Io non sono Beato e figlio di Vaticanisti.