Sanremo 2018, “Il congiuntivo” di Lorenzo Baglioni seduce il web (video)
“Se io starei con te, sarei felice. Ogni secondo in Italia vengono sbagliati 79 congiuntivi. Un dramma per i cultori dell’italiano sempre più violentato dall’uso comune, un colpo mortale alla consecutio temporum (che non è una squadra di calcio): il congiuntivo è ormai un alieno per i giovani e ragazzini, che per comunicare si aggrappano a emoticon e short message. E quando sono costretti a scrivere periodi un po’ lunghetti (magari una volta al mese per l’antiquato tema in classe) producono strafalcioni tra il comico e il drammatico. Così un geniale Lorenzo Baglioni, al grido “ora basta”, ha scritto una originale canzone dedicata al Congiuntivo, il modo verbale più strapazzato dagli italiani.
Il Congiuntivo diventa virale…
Il pezzo dell’ironico cantautore trentunenne, apprezzabile anche musicalmente, ha superato le selezioni della commissione musicale capitanata da Claudio Baglioni e approderà a Sanremo nella sezione Giovani. Una genialata che ha sedotto il web e si candida a scalare in fretta la classifica delle star della prossima edizione della kermesse sanremese. Da oggi siamo tutti Congiuntivo. Oltre un milione le visualizzazioni del video della canzone, in poche ore diventato virale, introdotto dal commento “È ora di dire basta! Tutti insieme possiamo cambiare le cose: condividi il video, e aiutaci a portare il congiuntivo a Sanremo”. Il cantautore e comico fiorentino ha centrato l’obiettivo diventando il campione di un genere nuovo, un pop dal retrogusto didattico. «Vabbè, io non ho parole… – ha commentato Lorenzo Baglioni su Facebook, dopo la serata su Rai1 che lo ha incoronato finalista di Sanremo Giovani – verrei a cercarvi uno a uno per abbracciarvi e baciarvi da quanto sono contento!». La campagna per salvare il congiuntivo ha fatto breccia persino tra gli Accademici della Crusca: «La canzone di Baglioni è bella e spero abbia ricadute sulla società. Il tema della lingua italiana sta tornando d’attualità», commenta Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia. Un secchione a Sanremo? Non proprio. «Non voglio sembrare il bravo ragazzo tuttologo. Come col congiuntivo non sono un esperto di quello che scrivo, voglio essere il primo destinatario dei brani. La mia è una provocazione verso la didattica: forse si può insegnare in modo diverso». Magari imparare i trucchi della lingua per sedurre una ragazza. Proprio come succede nel video.