La fondazione Dino Grammatico istituisce il premio alla cultura della legalità

20 Dic 2017 14:06 - di Alberto Cardillo

Una delle figure storiche di primo piano del MSI siciliano è  senza dubbio Dino Grammatico, segretario provinciale del MSI di Trapani nel febbraio 1949, eletto nel 1951 deputato all’Assemblea regionale siciliana nel collegio di Trapani. Fu componente della Segreteria nazionale del MSI e Dirigente del settore Mezzogiorno del partito. Grammatico fu legato per tutta la vita ad un’amicizia sincera con Giorgio Almirante, e fu uno dei protagonisti del milazzismo, come assessore all’Agricoltura nel primo governo della Regione Siciliana guidato da Silvio Milazzo alla fine degli anni ‘50.

A continuare a dare linfa all’eredità di questa storica figura della destra siciliana c’è il «Centro Studi Dino Grammatico» il quale ha tra le sue finalità, in linea con una «scuola di pensiero» che ha fatto dell’impegno antimafia e legalitario un vessillo della propria azione, quella di promuovere la «cultura della Legalità». Si ritiene, in tal senso, che una delle condizioni per essere/diventare buoni cittadini sia anche la possibilità di seguire modelli positivi. Di chi, ad esempio, ha voluto sottolineare con il proprio comportamento l’importanza del rispetto delle regole o di chi si è adoperato perché certi fenomeni criminali siano efficacemente contrastati.

Il «Centro Studi Dino Grammatico», presieduto da Fabrizio Fonte, ha dunque pensato di istituire a partire dal 2018 il «Premio per la Cultura della Legalità», da conferire ad un cittadino siciliano che si sia distinto nella «difesa della legalità» e/o nella diffusione della «cultura della legalità». Il premio, che avrà una cadenza annuale, verrà consegnato in occasione della tradizionale «Giornata Tricolore».

Verranno tenuti in particolare considerazione tutti coloro che hanno saputo diffondere i valori e i principi di legalità, costituendo un esempio con le azioni intraprese; hanno cercato costantemente di «fare rete» con persone, associazioni e Istituzioni nella difesa concreta della legalità; hanno favorito la crescita dei giovani nel renderli corresponsabili e consapevoli dei diritti e dei doveri; hanno subìto in prima persona minacce e tentativi di intimidazione per le loro iniziative; si sono fatti promotori di attività e iniziative sociali, politiche economiche o culturali imperniate sulla legalità e sulla giustizia; nella loro azione hanno valorizzato la loro professionalità a favore della diffusione del senso dello Stato e del rispetto delle Istituzioni; si sono distinti particolarmente per essersi impegnati nella tutela legale dei diritti dei più deboli e dei «senza voce» del loro territorio; si sono prodigati per attivare meccanismi concreti e virtuosi di contrasto a quelli criminogeni della delinquenza organizzata.

I candidati potranno, infine, essere segnalati (attraverso una mail al seguente indirizzo csdinogrammatico@gmail.com entro il 31 gennaio di ogni anno) al Consiglio Direttivo del «Centro Studi Dino Grammatico», che incaricherà un’apposita Commissione esaminatrice per l’assegnazione del premio.

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