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Gerusalemme, ritrovato sigillo di 2700 anni fa che conferma la Bibbia

Gerusalemme, ritrovato sigillo di 2700 anni fa che conferma la Bibbia

Cultura - di Redazione - 3 Gennaio 2018 - AGGIORNATO 3 Gennaio 2018 alle 18:07

ll Dipartimento israeliano per le antichità ha reso noto di aver trovato, durante scavi condotti nella spianata antistante il Muro del Pianto, un sigillo di creta di 2700 anni fa che appare essere appartenuto al governatore di Gerusalemme, la più alta carica amministrativa dell’epoca. Il reperto ha le dimensioni di una piccola moneta. Riporta le figure stilizzate di due uomini situati uno di fronte all’altro, assieme con la scritta in lettere ebraiche antiche delle parole: «Leshar-Ir», ossia «del governatore della città». Gli studiosi israeliani rilevano che la scoperta archeologica conferma la Bibbia, laddove nel testo sacro  sono menzionati due governatori di Gerusalemme vissuti in epoche diverse: Yehoshua e Maaseiah. Entusiasta il commento del sindaco Nir Barkat: «Gerusalemme – ha rilevato – è una delle capitali più antiche al mondo, abitata in continuazione del popolo ebraico per 3000 anni. È un privilegio – ha concluso – imbattersi così in una delle personalità e dei leader che l’hanno costruita e sviluppata».

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Ci sono 2 commenti

  1. itala piccininno ha detto:

    perché solo se scrivo a voi viene fuori l’anti-spam error? non è per caso un boicottaggio?

  2. lenardo ha detto:

    è cosi tutto ebbe inizio in quel luogo santo.

3 Gennaio 2018 - AGGIORNATO 3 Gennaio 2018 alle 18:07