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Penultimi in classifica per ore lavorate alla settimana, peggio di noi solo i danesi

Penultimi in classifica per ore lavorate alla settimana, peggio di noi solo i danesi

Home livello 2 - di Alessandro Bovicelli - 30 Gennaio 2018 alle 15:52

Peggio di noi solo i danesi. Passiamo il tempo a lamentarci che lavoriamo tanto. In realtà facciamo mediamente, se siamo a tempo pieno, 38,5 ore settimanali che rappresentano circa un’ora e mezza in meno della media europea e lontani dalle 42 ore dei veri stakanovisti che sono gli inglesi. E’ chiaro c’è una netta differenza tra pubblico e privato  e fortunatamente il privato ci sostiene mentre nella Pubblica amministrazione si lavorano 37, 2 ore in media circa 2 in meno rispetto alle 39 dell’Unione Europea. Chi dovrebbe poi dedicarsi alla formazione dei nostri figli e cioè il settore dell’Istruzione e dell’educazione lavora pochissimo con 28 ore di media settimanali circa 10 in meno della media degli altri Stati dell’Unione Europea.  Non parliamo del mio settore , quello medico , dove se parli con qualcuno tutti lavorano troppo invece prima e dopo una guardia di notte abbiamo 24 ore di riposo. Italiani dunque, come sempre, bravi a chiacchierare ma meno a produrre impegnandosi seriamente.

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Ci sono 8 commenti

  1. Luciano Vignati ha detto:

    Sulle ore settimanali lavorate in italia occorre fare un distinguo. Settore privato e settore pubblico. nel settore privato del commercio, anche le grandi aziende (es. una nota azienda milanese nel settore fiere) sfruttano i lavoratori facendoli lavorare anche 10 ore al giorno, lavoro di sabato e di domenica senza pagare loro gli straordinari , salvo il riposo compensativo quando lavorano di domenica e accantonando loro le ore in più sotto forma do ROL ossia recupero ore lavorate, che i lavoratori sono impossibilitati a usarle. Poi ci sono i lavoratori pubblici che di base hanno un contratto di 36 ore settimanali, ma che in alcuni settori possono arrivare anche a 30. Perciò di che cosa stiamo parlando, della media delle ore dei lavoratori veri o dei fancazzisti, imboscati e raccomandati del settore pubblico.

    1. Nicholas Giovanni De Leo ha detto:

      Concordo appieno. Dell’Italia ricordo perfettamente innumerevoli aziende dove era l’abitudine fermarsi a lavorare gratis oltre le otto ore pattuite mentre nel pubblico settore mi è capitato infinite volte, persino nei tribunali, che gli impiegati “non ci fossero”. E non perché in ferie o in malattia, semplicemente perché “non c’erano”.

  2. FUORI DALL'EURO ha detto:

    La società immaginata dallo statalismo italiano, non prevede produttività e senso di responsabilità dei dipendenti pubblici. Infatti è loro richiesto solo il voto di scambio, non sono previste sanzioni e doveri. Non pagano nemmeno le tasse, a carico invece del privato e degli autonomi massacrati dallo stato.

  3. Fabio Dominicini ha detto:

    A proposito di cattedre…..e le ferie pasquali, natalizie, estive non le consideriamo…..e le lunghe frequenti e sfortunate assenze per malattie ….?

  4. Nicholas Giovanni De Leo ha detto:

    In Germania molte aziende permettono di avere come benefit il venerdì libero al posto di un aumento di stipendio. Ma soprattutto la maggior parte delle aziende sta passando a forme contrattuali per cui si paga un fisso mensile per il raggiungimento di certi obiettivi, senza timbrare cartellini o dover lavorare un numero esatto di ore. Questo persino nell’azienda dei trasporti pubblici di Berlino BVG, che permette agli amministrativi (ovviamente non agli autisti o a chi deve rispondere al call center in orari predeterminati) di lavorare anche da casa.
    I dati su cui si basa questo articolo sono probabilmente basati sui contratti nazionali e/o tipici applicati nei vari Paesi, che per ora vengono ancora usati come base per calcolare le retribuzioni anche se il mercato del lavoro si è evoluto notevolmente.
    In Germania appunto lo standard è 40 ore ma sempre più persone lavorano senza questa logica d’altri tempi.

  5. Giorgio ha detto:

    E le correzioni dei compiti? La quotidiana preparazione delle lezioni? I colloqui colloqui con i genitori? I consigli di classe e d’istituto ? I collegi dei docenti e vari organi collegiali? I corsi di aggiornamento ? La partecipazione a commissioni e sottocommissione varie? Scrutini ed esami? Troppo facile contare solo le ore di cattedra per uno dei lavori peggio pagati

  6. Giuseppe ha detto:

    La colpa è del governo sinistro che ci ha ordinato di fare meno ore x avere più assunzioni nelle ditte

  7. Lorenza ceccaroni ha detto:

    Chi scrive vive nel paleozoico e non conosce il significato della parola turn over. Se esercita la professione di medico con lo stesso arretrato aggiornamento con cui scrive poveri noi.

30 Gennaio 2018 alle 15:52