«Se cadono i colori la maestra mi picchia»: ancora maltrattamenti in un asilo
Punizioni, umiliazioni, mortificazioni fisiche e psicologiche: ancora una volta l’orco di turno è una maestra, colei che avrebbe dovuto e comportarsi come un’accogliente educatrice e che si è rivelata invece – come tante, troppe colleghe, prima di lei – una inaccettabile vittima della propria aggressività, sfogata su bambini piccoli, costretti a restare soli in classe a finire di mangiare nonostante non volessero; a incassare quotidianamente frasi umilianti, offese, colpi e schiaffi alle gambe, strattoni, tirate di orecchie, urla e rimproveri. Ennesima “cattiva maestra”, capace di prendersela anche con un bimbo disabile…
Ancora una “cattiva maestra”: bambini terrorizzati
Fa rabbrividire pensare a quanto avrebbero subito alunni di appena 3-4 anni all’interno di una scuola materna di Tarquinia, dove i finanzieri del comando provinciale di Viterbo hanno eseguito una misura cautelare personale interdittiva nei confronti di una maestra che è stata sospesa dal servizio. Le indagini, dirette dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia Andrea Vardaro e dal sostituto procuratore Alessandra D’Amore, eseguite dai finanzieri della compagnia di Tarquinia, comandata dal capitano Antonio Petti, sono scattate immediatamente dopo le segnalazioni di alcuni genitori che si erano accorti che qualcosa non andava. I bambini mano a mano si mostravano terrorizzati all’idea di dover andare a scuola.
Quella frase sospetta: «Se cadono i colori la maestra mi picchia»
C’è stato poi il caso di una bambina, sempre felice di andare a scuola, che ha cominciato a rifiutarsi affermando: «La maestra mi picchia, tira i pizzichi ai compagni», verbalizzando un disagio e alimentando i sospetti dei genitori. La piccola, raccontano oggi la mamma e il papà, era terrorizzata anche nel colorare i disegni al di fuori dei bordi perché, raccontava, «se cadono i colori la maestra mi picchia». La bambina era diventata violenta e aveva continui incubi notturni. Altro caso quello di un bimbo, inizialmente calmo e tranquillo, che dopo alcuni mesi dall’inizio della scuola ha cominciato a diventare violento ed aggressivo con schiaffi e parolacce: anche lui ha riferito ai genitori che la maestra lo picchiava. Si è poi aggiunta la denuncia del dirigente scolastico al quale si erano rivolti altri genitori per segnalare analoghi comportamenti dei propri figli. Dalle intercettazioni ambientali e dalle videoriprese disposte dall’autorità giudiziaria di Civitavecchia, fa sapere la guardia di finanza, sono emerse violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei piccoli alunni: la conferma di un sospetto già di per sé mostruoso…