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Spuntano le carte di Arthur Miller sul funerale (e il mistero della morte) di Marilyn

Spuntano le carte di Arthur Miller sul funerale (e il mistero della morte) di Marilyn

Esteri - di Lara Rastellino - 21 Gennaio 2018 alle 12:54

Un rapporto profondo, difficile, a tratti descritto come controverso, quello tra il  drammaturgo  statunitense Arthur Miller (1915-2005) e la mitica, intramontabile indimenticabile Marilyn Monroe, diva di sempre, mistero mai svelato e,  dal 1956 al 1961, seconda moglie del celebre scrittore.

Tra le righe del matrimonio tra Marilyn e Arthur Miller

Un rapporto che nel tempo è stato contaminato da voci, indiscrezioni, dubbi e che si è alimentato – come ogni cosa che riguarda il mito di Marilyn – di verità presunte, veritiere bugie, piccoli segreti su cui aleggia il dubbio dell’attendibilità. Per quel che riguarda quindi il rapporto col il marito Arthur Miller, eccelso intellettuale di stanza a New York, oggi emerge allora l’ultima possibile interpretazione dei fatti: una più plausibile di tante altre se non altro perché scritta di suo pugno dallo stesso protagonista del rapporto, Miller, di cui sono emerse, dalla polvere dell’archivio privato – ora acquistato dall’Università del Texas a Austin per 2,7 milioni di dollari dagli eredi dell’autore di Morte di un commesso viaggiatore – preziose carte inedite dedicate al suo rapporto con la tormentata diva di sempre, sogno di tutti. Porpio così: le bozze di un saggio incompiuto sulla morte dell’attrice Marilyn Monroe, sua seconda moglie, sono state ritrovate tra le carte inedite di Arthur Miller (1915-2005), insieme a racconti, poesie, oltre 8000 pagine di diari e manoscritti, in gran parte mai pubblicati. Carte affidate all’Harry Ransom Center dell’ateneo americano, tra le quali spicca l’abbozzo di un testo su Marilyn Monroe.

Scritti sul funerale della diva. E non solo…

Miller cominciò a scrivere il saggio il giorno del funerale della diva, a cui lui non partecipò per non essere complice di «una farsa», e riprendendolo in mano più volte, senza però mai completarlo. Joe Di Maggio organizzò, insieme a Inez Melson, amministratrice dei beni di Marilyn e tutrice della madre dell’attrice, il funerale, occupandosi delle spese, al Westwood Memorial Park, nel distretto di Los Angeles, l’8 agosto 1962. «Invece di andare al funerale a farmi fotografare, decisi di restare a casa lasciando che il pubblico in lutto portasse a termine quella farsa», scrisse Miller. «Non dico che lì tutti fossero falsi, ma ce n’erano abbastanza. Molti dei presenti l’avevano distrutta», annotò l’ex marito. E questa è, ormai, un’indubitabile verità…

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21 Gennaio 2018 alle 12:54