Acireale, via le multe in cambio del voto: arrestato il sindaco di sinistra
Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, è stato arrestato insieme altre sette persone, con l’accusa a vario titolo di corruzione e turbativa d’asta. Il provvedimento è stato emesso dopo le indagini su alcuni episodi che si sarebbero verificati nella sua città e a Malvagna, in provincia di Messina. In particolare, l’episodio in cui è stato coinvolto Barbagallo, eletto da una coalizione di civiche ed espressione del centrosinistra, riguarda un presunto caso di corruzione che sarebbe avvenuto durante la campagna elettorale per le scorse regionali, per favorire il suo referente politico, il deputato regionale Nicola D’Agostino, anche lui eletto con una civica di centrosinistra e descritto come vicino al Pd.
Le pressioni per ottenere il voto
Barbagallo, ingegnere 43enne, diventato sindaco nella primavera del 2014, avrebbe esercitato pressioni su due imprenditori di Acireale per ottenere che sostenessero D’Agostino. In questa azione, secondo gli investigatori, sarebbe stato aiutato da un funzionario della polizia municipale, Nicolò D’Urso, finito ai domiciliari. Secondo l’accusa, il sindaco, per il quale invece è stata disposta la custodia in carcere, avrebbe esortato l’agente a fare controlli nei confronti dei due imprenditori in modo da “agganciarli” per chiedere loro il voto per D’Agostino, non coinvolto nell’inchiesta, quando si fossero rivolti a lui per le multe. Nelle intercettazioni in mano agli inquirenti, il sindaco avrebbe detto che «mi serve una cosa elettorale: i due gemellini che hanno il camion posteggiato a via… puoi andare per farli spaventare, così mi vengono a cercare».
La corruzione nelle opere pubbliche ad Acireale e Malvagna
Altri episodi emersi dall’indagine riguardano invece fenomeni di corruzione nella realizzazione di opere pubbliche, che vedono coinvolti funzionari comunali. In particolare, si parla di attestazioni di verifiche mai effettuate per l’ampliamento del cimitero comunale di Acireale e di incarichi professionali che i comuni di Acireale e Malvagna avrebbero illecitamente assegnato ad alcuni professionisti nell’ambito della progettazione di alcuni impianti sportivi.