Dalla direzione dell’Avanti alla pescheria: la nuova vita di Lavitola
La nuova vita di Walter Lavitola? Come gestore di una pescheria-bistrot. Lo ha scoperto il quotidiano romano Il Messaggero, che è andato a intervistare l’ex direttore dell’Avanti, coinvolto in diverse peripezie giudiziarie, che oggi gestisce un locale nel quartiere romano di Monteverde Vecchio. Secondo le recensioni di un sito specializzato, nel nuovo locale «si mangia pesce freschissimo, cucinato a regola d’arte e a prezzi (quasi) popolari. Venti euro o poco più per antipasto, primo e secondo a base di vongole, polpo, tonno appena scottato e altre prelibatezze di mare. Vino e dessert compresi». E le curiosità non finiscono qui. Lavitola racconta al cronista del giornale romano che in cucina c’è la sua ex segretaria dei tempi in cui dirigeva L’Avanti. E non solo lei. «Guardi che qui in pescheria di ex dell’Avanti ce ne sono a iosa. Vecchi poligrafici, ex cronisti. Abbiamo fondato una cooperativa perché ci siamo ritrovati tutti senza lavoro e con un certo bisogno, diciamo, di reddito. A me hanno confiscato tutto».
In pescheria con Lavitola alcuni ex cronisti dell’Avanti
Scrive il quotidiano che Lavitola «è un po’ dimagrito rispetto alle foto col ghigno trionfante accanto a Silvio Berlusconi, altra vita, altra epoca, per il resto il ciuffo è lo stesso e anche il piglio con cui gestisce» il locale. Riparte da qui, un Lavitola così lontano da quello dei tempi d’oro, «quando volava a Panama al seguito di Berlusconi e che capeggiò la crociata anti-Fini per la casa a Montecarlo». ll pesce? «Ho i miei contatti nel settore, avevo una flotta di pesca tra l’Argentina e il Brasile». Dopo l’esperienza della pescheria-bistrot Lavitola non esclude di tornare a occuparsi di politica «Sto aspettando l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisi (dal quale è stato sospeso) per per tornare a collaborare con i giornali e sto scrivendo un romanzo ispirato alla mia vita».