Dalle Bermuda “schiaffo” ai laburisti inglesi: cancellata la legge sui matrimoni gay
Monta la polemica in Gran Bretagna dopo che il territorio d’oltremare di Bermuda ha deciso l’abrogazione della legge che consentiva i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il provvedimento, deciso dal governo dell’isola, è divenuto legge dopo la firma del governatore, il diplomatico britannico, John Rankin. La nuova legge sostituisce il diritto al matrimonio delle coppie omosessuali, introdotta dopo una sentenza dellla Corte suprema dello scorso anno, con le unioni civili, alle quali possono avere accesso tutte le coppie. Al governo di Theresa May giunge ora da più parti la richiesta di spiegare come mai sia stato concesso al territorio di Bermuda di cancellare il provvedimento sui matrimoni gay. Dopo l’annuncio, il deputato laburista Chris Bryant ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro degli Esteri Boris Johnson se abbia approvato la decisione di Bermuda. Harriet Baldwin, la sottosegretaria agli Esteri, ha nel frattempo riferito che il governo di Londra è “ovviamente contrariato” di quanto accaduto a Bermuda, ma che dopo attenta considerazione si è deciso che il potere che il governo britannico ha di bloccare le leggi non gradite nei propri territori d’oltremare, in questa circostanza non poteva essere applicato. Bermuda è divenuta così la prima nazione al mondo ad abrogare la legge sui matrimoni gay.
Uno capo dei Mille, speriamo!