Foibe, oltraggio a Norma Cossetto: danneggiata a Latina la stele che la ricorda
Gli “antifascisti militanti” di Latina hanno subito accolto l’invito a oltraggiare la memoria dei martiri delle Foibe venuto dai loro compagni di Macerata durante la lugubre manifestazione di sabato. Un atto vandalico sulla stele appena inaugurata in memoria di Norma Cossetto è stato compito nella notte. Sul monumento è stato disegnato con vernice rossa il simbolo dell’anarchia.
Un giardino intitolato a Norma Cossetto
Norma Cossetto, la giovane istriana di 23 anni violentata, torturata e poi gettata in una foiba dai partigiani titini nel 1943, è diventata il simbolo dei martiri italiani trucidati alla fine della guerra. Ieri, in occasione della Giorno del Ricordo,nel quartiere Nuova Latina (Q4) il Comune aveva dato seguito alla volontà dei cittadini e delle associazioni – consultati per intitolare quello e altri spazi – aprendo il “Giardino Norma Cossetto” e scoprendo la stele che ricorda la giovane martire. A Latina è presente una folta comunità di istriani e giuliano-dalmati, arrivati come profughi nel dopo guerra.
Zaccheo: «Norma uccisa due volte»
«La profanazione della stele alla memoria di Norma Cossetto inaugurata solo ieri a Latina è il segno di una furia ideologica stupida e cieca, alimentata da un clima di contrapposizione che non ha ragion d’essere». Così l’ex sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo commenta il gesto contro la memoria della giovane vittima delle Foibe con l’apposizione di simboli anarco-comunisti. «Con quel gesto – conclude Zaccheo – la povera Norma Cossetto è stata uccisa due volte. Prima nell’eccidio delle Foibe, poi nel gesto vile vigliacco contro la sua memoria e contro le vittime di quelle stragi. Latina, città dell’accoglienza che ha dato rifugio a migliaia di famiglie espiantate dalle loro terre dalla furia cieca dei partigiani comunisti italo-jugoslavi di Tito, non può tollerare la stupidità di questo gesto».
FdI: «Un atto da vigliacchi»
«Il danneggiamento della stele in memoria di Norma Cossetto installata a Latina è un atto ignobile. Il ricordo di Norma, giovane studentessa istriana seviziata e violentata solo perché italiana, appartiene a tutto il popolo italiano e chi oltraggia la sua memoria è un vigliacco». Lo scrive in una nota Francesco Lollobrigida, responsabile nazionale Organizzazione di Fratelli d’Italia e candidato capolista nel collegio Camera Lazio 2.
Che tristezza..i morti si rispettono SEMPRE che siano di destra o di sinistra.
Chi non la pensa cosi’ si deve solo vergognare.
I peggiori nemici dell’Italia non sono solo i clandestini, ma anche i giovani ignoranti e fanatici, prodotti dalla violenza intellettuale della non-cultura comunista.