Francia: non solo Brasillach, “damnatio memoriae” anche per Maurras
Sparirà il nome dello scrittore e politico Charles Maurras (1868-1952) dal “Livre des Commémorations nationales 2018” e nessun evento pubblico sarà organizzato in Francia in suo onore per ricordare i 150 anni della nascita del teorico del movimento nazionalista e monarchico dell’Action française, sostenitore del fascismo e dell’impresa d’Etiopia, uno dei più autorevoli consiglieri del maresciallo Pétain durante il governo filonazista di Vichy. Il ministero della Cultura francese ha, infatti, annunciato che sarà tolto il nome del saggista e poeta di estrema destra dal programma delle celebrazioni previste per le ricorrenze nel 2018 dopo le proteste delle associazioni anti razziste. La decisione è stata presa dal ministro Françoise Nyssen per “rimuovere l’ambiguità” sugli “equivoci che potrebbero dividere la società francese”. Pertanto il “Libro degli anniversari nazionali 2018” è stato ritirato e verrà ristampato che sarà tolto “ogni del riferimento a Maurras”. La presenza di Maurras – condannato nel 1945 alla reclusione perpetua per la sua collaborazione con il governo di Vichy, poi graziato nel 1948 – nel testo licenziato dal ministero della Cultura in vista delle celebrazioni nazionali per un centinaio di ricorrenze che cadono nel 2018 ha suscitato indignazione tra gli scrittori e gli intellettuali che hanno firmato anche una petizione per chiedere al ministro di annullare ogni ricordo e ogni iniziativa. Tra le proteste anche quelle di Frédéric Potier, delegato interministeriale alla lotta contro il razzismo (intervenuto nelle scorse settimane per bloccare la ristampa dall’editore Gallimard degli scritti anti semiti di Luis-Ferdinand Céline), di S.O.S. Racisme e della Lega internazionale per la lotta contro il razzismo e l’antisemitismo (Licra).