Ghali, il rapper preferito da Saviano, spopola con l’inno allo Ius Soli (video)
C’è un inno allo Ius Soli che è in Rete dal 26 gennaio su YouTube e che ha già superato i trenta milioni di visualizzazioni. Il brano “Cara Italia” è firmato dal rapper Ghali Amdouni, in arte Ghali. Nato a Milano nel 1993, Ghali che è figlio di immigrati tunisini, vanta tra i suoi principali fan Roberto Saviano. Il giornalista napoletano stravede per Ghali: «Descrive l’Islam e i migranti meglio di tanti giornalisti»,
Salvini replica a Ghali su Sky
Ghali, nuovo testimonial della battaglia per lo Ius Soli
Musica e parole suonano familiari anche a chi non sia un estimatore del rapper milanese di origini tunisine. Da mesi girano in tv nello spot di Vodafone. In genere le canzoni di Ghali citano la mamma, il consumo di alcool e droghe. Ma la canzone Cara Italia vira su un tema che la sinistra cerca di tenere caldo: la battaglia per lo Ius Soli. «Quando mi dicono vai a casa rispondo sono già qua», dice in una sua strofa Ghali, alludendo agli insulti xenofobi che riceve e continua a ricevere per le sue origini tunisine. La canzone parla però di «mente chiusa rimasta al Medioevo» e di persone che «parlano di uno straniero come fosse un alieno».
Nella sua lettera aperta all’Italia, postata su Instagram Ghali scrive. Cara Italia, ti chiedo solo tre cose: «NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza. NON SENTIRTI inferiore e io mi sentirò all’altezza. NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un’amica, una mamma». La risposta di un follower su Instagram è cortese, ma ferma: «I confini esistono. Nessuno si sente inferiore. Chi ci vede come nemici sono altri: pensaci a chi può essere».
Il democratico Pericle:” E’ cittadino Ateniese chi nasce da entrabi i genitori Ateniesi” La cittadinanza è un fattore spirituale trasmesso da entrambi i cittadini ( mschio e femmina) non un pezzo di carta. Per noi è Enea, Cesare, Ottaviano, Costantino, Dante, Manzoni, Verga, Galilei, Raffaello, Marconi, Cavour, i Savoia, Crispi, Giolitti Mussolini, Berlinguer, De gasperi, Nenni, Craxi , Croce e Gentile. Occorrerebbe una scheda genealogica al 1918, anno dell’unità nazionale. Per le acquisizioni criteri rigorosi di assimilazione spirituale e giuramento di fedeltà alla Nazione.
non si può essere tunisino e Italiano o l’uno o l’altro. Persone come loro: Tunisini, Marocchini, ecc non saranno mai Italiani; può essere nato pure in Italia ma senz’ altro dentro di lui di Italianità non ne ha. Per me non sarà mai Italiano perché essere italiano è un modo differente di vivere certo Saviano gli amici li trova a sinistra e con certi tipi camorristi e mafie varie
lo OK alla legge sullo ius soli va chiesto ai nostri nonni che sono morti per fare questo paese di tanti m******
fa piangere come chi lo sponsorizza che oltretutto fa anche schifo