Lorenzin implacabile: “Dal 10 marzo il bimbo non vaccinato resta a casa”
Sui vaccini, Beatrice Lorenzin taglia corto e non lascia spazio a margini di trattativa. Il ministro della Salute si dice «assolutamente» contraria alle ipotesi delle Regioni che propongono di lasciar terminare l’anno scolastico anche ai bambini che non siano in regola con le vaccinazioni dopo il 10 marzo. Lo ha spiegato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, a margine a Roma della presentazione del portale della salute dell’Istituto superiore di Sanità.
Lorenzin contro Zaia e gli altri governatori
«Non sono assolutamente d’accordo con le Regioni. Siamo un Paese che ha perso il senso della legge e del rispetto delle regole. E queste sono regole messe in campo per garantire la sicurezza pubblica», precisa. «Lo scorso mese sono morte due persone di morbillo e abbiamo avuto 164 casi. Sono cose serie – ammonisce il ministro – Non parliamo delle solite mille proroghe all’italiana. Le istituzioni si devono adeguare alla legge, una legge fatta per la sicurezza delle persone e garantire in alcuni casi la vita. Abbiamo permesso tutte le facilitazioni possibili alle famiglie. Quindi le famiglie che vogliono vaccinare i loro bambini non devono avere timori: se per diversi motivi hanno avuto un rinvio del vaccino dopo il 10 marzo, non avranno problemi. Saranno sanzionati solo quelli che per motivi ideologici non hanno voluto vaccinare i loro figli. A quel punto noi abbiamo il dovere di garantire la sicurezza di tutti».
Lorenzin sulle sanzioni ai genitori dei bimbi non vaccinati
Dal 10 marzo saranno sanzionati i genitori che si rifiutano di far somministrare i vaccini ai figli per motivi ideologici. Non avrà problemi, invece, chi ha avuto contrattempi di altra natura ma è deciso a vaccinare. Dopo il 10 marzo, termine previsto per presentare le certificazioni di avvenuta vaccinazione, «verrà applicata la legge – spiega Lorenzin- in modo pedissequo. Ricordiamo che la norma è stata costruita proprio per consentire a tutti di essere vaccinati. Ricordo però che ci sono due binari, uno per la scuola dell’obbligo e uno per le scuole dell’infanzia che hanno due percorsi diversi. Chi – conclude la Lorenzin – pensava in questi mesi, che non stessimo facendo sul serio, si sbagliava di grosso».
Ma adesso (lunedì 5 marzo) Lorenzin & Co. se ne tornano a casa e vediamo cosa succede…..
LORENZIN HA PERFETTAMENTE RAGIONE!!!!!!!!!!!!!!