Rissa sanguinosa tra nigeriani nel Centro di accoglienza, un arresto
Agenti della Squadra Mobile della questura di Foggia hanno arrestato il cittadino nigeriano che lo scorso 14 febbraio ha accoltellato un connazionale all’interno del Centro accoglienza richiedenti asilo di Borgo Mezzanone. Si tratta di Ikalvin Imafore, 27 anni, con regolare permesso di soggiorno. E’ accusato di tentato omicidio e rapina in concorso. L’uomo, domiciliato nella struttura, armato di coltello ha aggredito il connazionale, anch’egli regolarmente domiciliato nel Cara, il cui status di rifugiato gli è stato rigettato con conseguente suo ricorso, e gli ha causato varie ferite da arma da taglio all’altezza della spalla destra e dell’addome lato sinistro, oltre ad un trauma cranico. Successivamente si è impossessato anche del portafoglio della vittima contenente 500 euro, oltre che vari documenti. Il motivo dell’aggressione è da ricondurre al tentativo della vittima di impedire all’aggressore il danneggiamento forsennato del proprio modulo abitativo. Nell’ambito della perquisizione all’interno del Cara sono stati sequestrati due grossi coltelli utilizzati per la grave aggressione. Imafore è stato escluso dalle procedure di protezione. La vittima, per motivi precauzionali, è stata collocata in un’altra struttura. Sono in corso ulteriori indagini sull’eventuale coinvolgimento di altri complici.
“è stata collocata in un’altra struttura”, ma imbarcalo su un aereo e rispediscilo a casa sua assieme ai suoi sodali che non scappano da nessuna guerra, scappano solo dalle patrie galere.
ecco le risorse della boldrinazza che si ammazzano tra loro sono tutti da espellere a calci in culo. Sono solo degli indigeni.
La sinistra è affetta da una psicosi “infantile”….è convinta che tutti coloro che provengono dal 3° mondo siano geneticamente più buoni,bravi,comunque senz’altro migliori di noi !!
In questo caso,oltre a consigliare loro qualche seduta psichiatrica ,penso che l’unica soluzione sia quella di andare TUTTI a votare!!!!!!!
Lavori per la comunità in cambio di cibo. Poi, forse, controllare i controllori (non si sa mai…). In chiaro tutte le organizzazioni che gestiscono uomini e soldi. Scusate se non ho scritto “uomini e donne”: non vi faccio così ignoranti. Non sono un prodi qualsiasi o unA presidentA qualsiasi, e ne sono orgoglioso.