Se la sinistra indossa la toga del pm e mette sotto accusa gli italiani
L’ottusità, la stupidità, l’incapacità di comprendere e di analizzare i problemi ed il totale distacco dalla realtà da parte dei dirigenti del Partito Democratico non finisce mai di stupire. Una volta si diceva che i Borbone “non perdonano niente e non imparano niente”. Ebbene, potremmo senz’altro dire la stessa cosa del Partito Democratico che, negli ultimi tre anni, ha dato prova di essere totalmente avulso dalla realtà del Paese ed assolutamente e irrimediabilmente incapace di capire e rappresentare le istanze, i sogni, i bisogni e le aspirazioni del popolo italiano essendosi ridotto a portavoce di una minoranza liberal e radical chic, trincerata a Capalbio e nelle zone ricche e privilegiate delle nostre città, che ogni mattina, prima di uscire di casa, legge Repubblica e l’Espresso ed ascolta Rai 3 e Sky Tg 24 per sapere cosa deve pensare e dire quel giorno.
Il caso di Macerata ne è l’ultimo esempio eclatante. Il Partito Democratico, invece di fare un sincero mea culpa per non aver saputo governare il fenomeno della immigrazione, invece di chiedere scusa al popolo italiano per aver ridotto le città italiane a degli indegni sukh mediorientali, invece di riconoscere il danno subito da migliaia di cittadini a opera degli immigrati che ogni giorno commettono crimini odiosi, invece di promettere misure più incisive per riportare ordine e tranquillità nelle nostre città, cosa fa? Si mette la toga da pubblico ministero e accusa gli italiani di essere razzisti, intolleranti e anche nazi fascisti. Con un’eccezionale operazione di capovolgimento delle responsabilità il Partito Democratico cerca di passare dal banco degli imputati a quello della pubblica accusa. La colpa, secondo loro, non è del governo Renzi che ha firmato uno scellerato e illegale accordo che prevedeva che tutti i clandestini soccorsi nel mediterraneo venissero portati in Italia a prescindere dal luogo dove venivano prelevati, trasformando in tal modo la penisola in un enorme Hot Spot, in un gigantesco campo profughi. La colpa non è del ministro Del Rio che ha costretto la Guardia Costiera a fare da traghettatore ai clandestini fin davanti alle spiagge libiche. La colpa non è delle autorità che non espellono pericolosi delinquenti che continuano a restare in Italia a delinquere. La colpa non è di alcuni magistrati che interpretano la legge sempre a favore degli immigrati rimettendoli subito in libertà anche se hanno aggredito un carabiniere o un agente di polizia. No, la colpa è degli italiani che osano lamentarsi, la colpa è della gente che si permette, cosa inaudita e intollerabile, di affermare che la situazione è fuori controllo. Seguendo i talk show politici in televisione la cosa che colpisce di più è che gli esponenti del centro destra propongono quello che il popolo italiano chiede mentre quelli della sinistra si lamentano che il popolo italiano non si allinei supinamente ai loro desiderata. Uno spettacolo veramente indecente in cui coloro che sono responsabili del disastro gettano le colpe sugli innocenti che hanno l’ardire di denunciare la situazione.
Insomma, una sinistra non solo incapace, cialtrona, irresponsabile, anti italiana e anti patriottica, ma anche una sinistra arrogante, verbalmente violenta e intellettualmente disonesta che usa le parole fascismo e razzismo come armi contundenti per mettere a tacere chi non la pensa come loro. Non è una novità. Anche negli anni Settanta chi non la pensava come loro era subito bollato come fascista e messo al margine. La sinistra perde il pelo ma non il vizio. Ma per fortuna i tempi sono cambiati, non siamo più negli anni di piombo quando si rischiava la vita o l’incolumità fisica se ci si opponeva a loro. Per fortuna la gente ha capito che con questo Partito Democratico si porta il Paese alla rovina. La speranza, che si fa ogni giorno più forte, è che il responso delle urne possa ridare all’Italia un governo che sappia tutelare innanzitutto gli italiani, che sono stufi di essere trattati come cittadini di serie B dai propri governanti e che vogliono tornare, finalmente, ad essere fieri ed orgogliosi del loro Paese, nuovamente apprezzato e rispettato dalle altre nazioni.
Alto tradimento fare visita a degli spacciatori e assassini, squartatori di una nostra concittadina, una cosa mai successa in tutta la storia d’Italia!
La gente non si ricorda, o ha dimenticato, quando negli anni 60 , 70 l’allora pci odiava la bandiera tricolore e tutti i militari. Ora dopo i fatti di Macerata devo sentire Orlando che dice è stato imbrattato il tricolore e si vergogna per questo. Dovrebbe vergognarsi per come gestisce la giustizia. Per fortuna è finita.!!!!
Manca poco alla fine della prepotenza e arroganza dei sinistri.