Berlusconi: «Solidarietà a Brunetta, gli attacchi non ci intimidiscono»
«Considero gli attacchi giornalistici dei quali è oggetto Forza Italia e il particolare il suo capogruppo Renato Brunetta ben al di là del legittimo diritto di critica della nostra azione politica». È quanto si legge in un comunicato di Silvio Berlusconi. «Né Forza Italia né io -aggiunge- ci siamo mai fatti intimidire da questo tipo di aggressioni e continueremo a lavorare con la serietà e la serenità di sempre per far uscire il Paese da questa delicata situazione di stallo e assicurare all’Italia un governo stabile, credibile, in grado di porre mano da subito ai gravi problemi del paese secondo i programmi e i progetti con i quali la coalizione di centro-destra ha vinto le elezioni. Al professor Brunetta e agli altri dirigenti di Fi oggetto in questi giorni di aggressioni giornalistiche inaccettabili va naturalmente la mia personale solidarietà».
Gasparri: «Da Brunetta un contributo di idee e militanza»
Nel corso della giornata sono giunte numerose attestazioni di solidarietà a Brunetta da parte di esponenti e parlamentari di Forza Italia. Tra questi messaggi, ricordiamo quello di Maurizio Gasparri. «Renato Brunetta, insieme a molti altri dirigenti di FI, ha condotto con tenacia una grande battaglia in tante occasioni, da quella del referendum alle recenti elezioni, offrendo un contributo di idee, di militanza, di presenza politica attiva e indomita in Parlamento e non solo. Gli attacchi alla sua persona sono attacchi a tutta la classe dirigente di FI che mai come ora deve trovare la sua unità intorno a Berlusconi, affinché una sintesi di esperienze e di nuovi apporti consenta al centrodestra di consolidare il gran risultato del 37,5 per cento ottenuto alle elezioni e possa aspirare alla guida dell’Italia insieme ai propri alleati. A Renato rinnovo amicizia e stima».
Esimio cavallerizzo, dopo avere fatto ridere il mondo intero sulle disgrazie dell’Italia per averLa quale presidente di tutto e di più, facendosi giudicare per le corna dietro la testa di presidenti di altre nazioni, i suggerimenti al presidente francese sulla moglie italiana, sui tacchi a spillo per sembrare più alto, spostando le persone per conquistare posti di visibilità migliore, bunga bunga, nipoti di mubarak ed altre innumerevoli perle di una lunghissima collana; di dentiste inventate alla politica di alto rango, lei ha aperto le porte al suo valido imitatore fiorentino che ha avuto buon alibi ad innalzare a rango di ministro una vecchina squinternata con la terza media, una coscialunga con la colla sulle mani, una piagnona con le lacrime di coccodrillo ed altre donnette ed ominicchi per fare un governicchio di saltimbanchi che regalano alla francia pezzi interi d’Italia senza farci nemmeno la guerra! Visto che hanno occupato la libia da cui arrivava petrolio, gas ecc! Il suo stile di politico di alto rango si è ispirato più al benamato franceschiello di napoletana memoria anche quando si è affrettato ad omaggiate il napoletano presidente, senza battere ciglio a favore degli italiani costretti dal suo silenzio a godere di tre governi kattoKomunisti senza un barlume di elezioni. Il suo buon conoscente dei tempi d’oro e di platino, che non nomino essendo stato il miglior statista italiano -nonostante le sue origini dell’est- si è di sicuro rigirato nella tomba ! Ora, esimio cavallerizzo, che una compagine vera di italiani che non hanno rubato nulla al loro popolo e di contro gli offrono il primo barlume di dignità in trenta anni, venti dei quali da Lei occupati, faccia la cortesia, prenda la sua corte dei miracoli che è già stata fin troppo miracolata e si tolga di mezzo prima di rovinare nuovamente l’Italia con le sue buffonate alla mario merola ( mi scusi il simpatico attore napoletano se lo metto in così cattiva compagnia). La morte non si augura a nessuno e proprio per questo si autoaccantoni prima che l’Italia incominci ad accendere candele votive!
Ancora non ha capito il berlusca che è finito. Restano con lui solo quelli che ancora cercano di spillargli soldi e di sfruttarne il carisma anche se rapresenta per l’Italia, oggi, uno degli uomini più dannosi e più nefasti alla stessa stregua di prodi, renzi, monti e napolitano