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L’ultimo scivolone di Di Maio: agli Esteri la figlia di un massone della P2

L’ultimo scivolone di Di Maio: agli Esteri la figlia di un massone della P2

Home livello 2 - di Monica Pucci - 3 Marzo 2018 - AGGIORNATO 3 Marzo 2018 alle 20:21

Un personaggio di grande livello, dal curriculum brillante, dai propositi battaglieri: “L’Italia deve tornare a recitare un ruolo di primo piano sugli scenari internazionali”, annuncia. Bene, brava, bis: la ministra degli Esteri “in pectore”, se dovessero vincere i grillini le elezioni di domani, sarà Emanuela Del Re, nata a Roma il 6 dicembre del 1963, esperta a livello nazionale e internazionale di geopolitica e sicurezza, migrazioni e rifugiati, conflitti, questioni religiose e minoranze. E’ lei la prescelta di Luigi Di Maio nella squadra dei “perfetti sconosciuti” presentata due giorni fa. Ma anche lei, purtroppo per Grillo & company; qualche problema di presentabilità politica ce l’ha: è infatti la figlia di un ex iscritto alla loggia massonica della P2, quella di Licio Gelli, per intenderci, quella su cui, negli anni, gli stesso grillini (qui un pezzo a caso, tra i tanti…) si sono scatenati per accusare Silvio Berlusconi.

Ma chi di P2 ferisce, di P2 perisce, grazie a un articolo della Stampa di Torino che ha chiesto conto alla stessa Del Re del passato “piduista” del padre, e spiega: “Il M5S non sapeva che fosse la figlia di Michele Del Re, avvocato e docente iscritto nella lista P2 di Licio Gelli, registrato come membro attivo, fascicolo 661. Era il 1981. Del Re, ricercatrice all’Università Niccolò Cusano, candidata a ministro degli Esteri da Di Maio, in corsa anche per un collegio uninominale, vorrebbe che la storia rimanesse un fatto privato, anche perché nessuna colpa dei padri deve ricadere sui figli”. La futura (negli auspici di Di Maio) titolare della Farnesina ammette ma spiega, al quotidiano torinese: “Al tempo ci fu una caccia alle streghe, non vorrei essere male interpretata”, ma afferma chiaramente di condividere l’idea “che oggi la massoneria non sia nulla di così sconvolgente”.

Peccato che il suo pigmalione, Di Maio, abbia già espulso quattro candidati del M5S perché con un passato nella massoneria. “Mio padre era un benefattore, fu estraneo a quella vicenda. Ha avuto una vita rispettabilissima. Se non sbaglio la stessa cosa è accaduta a Maurizio Costanzo…”. Giusto. Quindi dobbiamo aspettarci le scuse anche per Berlusconi dai Grillo e dai Di Battista o salterà anche la sua poltrona, prima che la Del Re varchi la soglia, viruale, della Farnesina?

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C'è un commento:

  1. loredana ha detto:

    adesso se i nostri padri hanno fatto un loro percorso anche noi siamo coinvolti e colpevoli?? la Boschi era coinvolta come il padre e quello si chiama conflitto di interessi qui..che centra’????

3 Marzo 2018 - AGGIORNATO 3 Marzo 2018 alle 20:21