Voto italiani all’estero: le Iene sollevano nuovi dubbi (video)
Continua il ping pong tra le Iene e la Farnesina. Dopo i servizi di Filippo Roma sui presunti brogli elettorali per il voto all’estero, la Farnesina ha accusato la trasmissione di Italia Uno di fabbricare fake news.
Italiani all’estero: i presunti brogli dalla Germania al Brasile
«Dalle prime verifiche – si legge nella nota del ministero degli Esteri – emerge che circa metà connazionali intervistati non avevano diritto a ricevere il plico elettorale. Si tratta, infatt, di cittadini con posizione anagrafica all’estero non perfezionata. In questi casi, il materiale elettorale non è stato dunque spedito, come imposto dalla normativa vigente. Inoltre, a un elettore in Svezia era stato regolarmente spedito il plico e, su sua richiesta, gli era stato successivamente rilasciato anche un duplicato per esercitare il diritto di voto». Quanto al connazionale intervistato a Fortaleza, in Brasile,« la Farnesina si riserva di valutare eventuali azioni legali a tutela della sua immagine, tenuto conto della natura delle affermazioni».
Le inchieste delle Iene sugli italiani all’estero
La trasmissione aveva denunciato i cosiddetti cacciatori di plichi, ovvero persone che si preoccupano di intercettare le buste da spedire in modo tale da pilotare preferenze per una forza politica in particolare all’estero. Le Iene hanno segnalato un episodio simile a Colonia, dove un signore sostiene di aver pagato un postino per farsi consegnare le schede elettorali e votare al posto dei diretti interessati. Casi analoghi stanno emergendo, con denunce varie, in Spagna e Brasile. Le Iene hanno anche documentato con una telecamera nascosta le carenze di controlli nella sede della Protezione Civile di Castelnuovo di Porto, dove sono stati scrutinati i voti dall’estero. Per ogni plico gli scrutatori dovevono verificare il tagliandino collegato. Ma dalle immagini la procedura non sarebbe stata rispettata.