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“Casaleggio non voleva lasciare il M5S al figlio”. La rivelazione di un ex dipendente

“Casaleggio non voleva lasciare il M5S al figlio”. La rivelazione di un ex dipendente

Home livello 2 - di Redazione - 10 Aprile 2018 - AGGIORNATO 10 Aprile 2018 alle 15:32

Anche Marco Canestrari, blogger ed ex dipendente della Casaleggio Associati, interviene nella vicenda relativa alla cacciata del giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni dalla convention di Ivrea organizzata da Davide Casaleggio per commemorare suo padre Gianroberto, scomparso due anni fa. Scelta rivendicata lunedì su Fb dal fondatore di Rousseau, il quale, ricordando l’ultimo comunicato stampa di suo padre in cui venivano smentite le ricostruzioni di Iacoboni, ha definito il giornalista una “persona meschina”. Sul suo blog Canestrari cita un vecchio episodio che riguarda lui e Casaleggio Jr, puntando il dito contro il comportamento assunto dal figlio del confondatore del M5S quando nel 2009 Canestrari chiese alcuni giorni di ferie per andare al funerale di un parente stretto.

“Casaleggio sr. si scusava del figlio coi dipendenti”

«Mai Gianroberto aveva parlato di suo figlio in relazione al M5S. Mai – incalza il co-autore del libro ‘Supernova’ – aveva fatto sapere di voler fondare l’Associazione Rousseau, costituita mentre Roberto è sul letto di morte a poche ore dal suo trapasso, consentendo a Davide, aiutato dai suoi avvocati, di diventarne il dominus. Lui, un figlio di cui Gianroberto era costretto a scusarsi coi propri dipendenti, che raramente il padre presentava ai suoi uomini di fiducia, che quasi nessuno, prima di quel momento, conosceva tra i parlamentari M5S».

“Davide Casaleggio ha ereditato un partito con 300 euro”

«L’unico riferimento pubblico a questo suo figlio è quel comunicato di smentita di Iacoboni. L’ultima cosa che Gianroberto ha voluto fare nella sua vita, dalla clinica in cui si era fatto registrare come Gianni Isolato, è negare con forza di voler lasciare la sua creatura politica, frutto del lavoro di vent’anni, a suo figlio, che invece riuscirà a ereditarla con un atto notarile per soli trecento euro», insiste l’ex dipendente della Casaleggio, che termina il suo post sferrando un duro attacco nei confronti del fondatore di Rousseau: «Se fossi Iacoboni, andrei fiero di essere chiamato meschino da un soggetto come Davide Casaleggio».

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Ci sono 3 commenti

  1. Laura Bovati ha detto:

    In democrazia non si ereditano i partiti!

  2. vittorio ferrara ha detto:

    Non riesco a capire cosa significa questa faccenda.A pelle credo di aver capito che il figlio di Casaleggio abbia fatto bene a mandare a farsi fottere il giornalista che voleva imbucarsi senza chiedere di entrare in casa propria.Se come ritengo , quel giornalista sia un rompipalle che si voglia intrufolare in una casa non sua,a mio parere merita di essere mandato a farsi fottere.

  3. piero ha detto:

    BASTA VEDERE I COMPORTAMENTI ATTUALI DI GRILLO, CASALEGGIO E DI MAIO. PER NON PARLARE DI FICO.
    MA GLI ITALIANI HANNO VOTATO COSI’ SPINTI DA UNA MASSA DI INETTI POLITICI.

10 Aprile 2018 - AGGIORNATO 10 Aprile 2018 alle 15:32