Gasparri: «Condannato chi ha combattuto la mafia, la verità verrà fuori»
«Il generale Mori e altri Carabinieri sono stati assolti quattro volte e sono coloro che hanno arrestato Totò Riina e altri pericolosi mafiosi». Lo afferma con forza Maurizio Gasparri. «È gente che ha combattuto la criminalità e che andrebbe rispettata. Resto pertanto convito di questi fatti nonostante una sorprendente sentenza. Che peraltro si estende con un accanimento oramai abituale a Marcello Dell’Utri». L’esito del processo Stato-mafia lascia interdetti: «A chi emette giudizi politici ricordo che i fatti di cui si parla sono antecedenti al 1993, epoca in cui Berlusconi non ricopriva alcun incarico politico», continua Gasparri. «Sono stati proprio i governi guidati da Silvio Berlusconi a valorizzare la lotta alla criminalità, a rendere permanente nel nostro ordinamento penitenziario il 41 bis, ovvero il carcere duro, a inasprire in maniera eccezionale tutte le normative per il sequestro e la confisca dei patrimoni mafiosi. Un impianto normativo che anche l’allora Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso apprezzò, elogiando l’azione antimafia di Silvio Berlusconi. Trarre conseguenze politiche ingiustificabili e inammissibili da una sentenza francamente infondata è impossibile. Altri semmai, ben prima che Berlusconi scendesse in campo, cancellarono il 41 bis per molti boss della mafia, e mi riferisco a Ciampi e Scalfaro, che ho chiamato in causa decine e decine di volte senza mai ottenere soddisfazione. Una sentenza si può contestare e si può appellare. Questa è contestabilissima ed è in evidente contrasto con quattro precedenti assoluzioni riguardanti gli stessi fatti. Alla fine prevarrà la verità e saranno sconfitte bugie e strumentalizzazioni politiche».
Questa sentenza risulta di una indecenza lampante anche al cittadino comune: ammettiamo senz’altro che ci sia stata la trattativa Stato- Mafia, ebbene questa è stata decisa, determinata, effettuata dagli ufficiali dei Carabinieri? I Governi di allora ne erano all’oscuro? Si vogliono proteggere quei politici? Si vogliono prendere in giro gli italiani?
Ovviamente non sono in possesso di informazioni politicamente sensibili, delle quali solo pochi ” addetti ai lavori” possono avere certezza. Istintivamente STO DALLA PARTE DEL GEN. MORI , troppo evidenti sono le slabbrature sinistrorse in questo delicato momento politico , in cui è impegnata la nostra ( ancora per poco? è questo che si vuole ottenere ? ) PATRIA. restano comunque aperte le questioni Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino e quelle di molti nostri altri eroi.
La verità la sa l’ex Ministro dell’Interno Scotti, costretto a lasciaRE il posto a Mancino. Chi sono quelli che hanno approvato e consentito tale trattativa? Chi poteva ordinare a Subranni e Mori un tale passo? Finchè non ci sono i mandanti non posso approvare questa sentenza!
Roba da matti Italia capovolta.
gasparri ma lo è o ci fa ? non mi dica che non sa che i magistrati sono al 99% legati ad una cosca . lei al tempo era giovane , ma ricorda quel magistrato che annullava tutti i processi contro i gruppi mafiosi perchè trovava sempre delle quisquklie legislative nei processi ? e nessuno poteva contestare . alla fine dopo anni e anni , e dopo gli omicidi di altri innocenti lo hanno mandato a casa in prepensionamento . non ricordo il nome so solo che era grasso , pccolo , e pugliese . lo cerchi lei nei giornali degli anni 90 . e buon divertimento . luciana periti
non Capisco. Questo godimento a perseguitare chi non la pensa come te. Specialmente se hai un potere incontrollabile
Sibanche io resto perplesso Trattativa Stato – mafia giuridicamente non è accettabile-.
Che alcuni brandelli istituzionali hanno operato relazionandosi con mafiosi si è possibile.
Mab lo Stato nella sua entità non può razionalente trattara con la mafia. Anche questa
ultima non è un’entità omogenea: si hanno sincoli mafiosi, singoli aggregati mnafiosi,
ma la mafia comev soggetton giuridico mi pare una forzatura.