
Gli insegnanti scrivono a Mattarella: «Basta con le violenze dei bulli»
Home livello 2 - di Sara Gentile - 13 Aprile 2018 - AGGIORNATO 13 Aprile 2018 alle 12:40
Dopo anni di permissivismo e di scuse che portavano a giustificare sempre qualsiasi comportamento degli studenti, gli insegnanti si sono accorti che la situazione non è più sotto controllo e ora chiedono di essere tutelati dalle violenze dei bulli. Sul sito change.org è comparsa una petizione per chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (e al ministro dell’Istruzione che verrà) una legge che, si legge nella petizione online lanciata da “Professione insegnante”, «istituisca e soprattutto rafforzi la figura dell’insegnante quale pubblico ufficiale, che inasprisca le pene laddove ci sono episodi di violenza conclamati, che tuteli la libertà di insegnamento e restituisca agli insegnanti un ruolo di primo piano».
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di Sara Gentile
Mi viene in mente quello che scriveva Platone (mi pare nella “Repubblica” – da non confondersi con il giornalaccio fondato da Scalfari): “Quando i discepoli prendono il sopravvento sui maestri, i figli sui genitori, i dipendenti sui loro superiori, nasce il cattivo seme di quella mala pianta che si chiama tirannide”. Questo il succo della lezione. Mi occorre un po’ di tempo per cercare l’originale, ma mi sa che anche in codesta Sede ne avete la possibilità.
Mario Salvatore Manca
son convinto che sono i genitori che bisogna educare, il resto è una conseguenza,
PAROLA D’ORDINE : RISPETTO PER TUTTI ,
è semplice da risolvere : chi si comporta male, non rispetta, e maltratta gli insegnanti sospensione punizione immediata, se recisivo o atteggiamento da bullo, bocciatura e ai servizi sociali ,essendo minorenne i responsabili sono i genitori quindi rispondono e scontano loro la pena ai servizi,
il genitore che aggredisce l’insegnante pena ai servizi sociali ,se è più grave , multa e penale