
La Boldrini e Grasso si offrono al M5S: “Caro Di Maio, ci siamo anche noi”
Home livello 2 - di Franco Bianchini - 27 Aprile 2018 - AGGIORNATO 28 Aprile 2018 alle 11:16
Lo stallo ridà ossigeno a Grasso e alla Boldrini. Dal loro partitino arriva l’offerta di collaborazione ai Cinquestelle, alla prendi due e paghi uno, come al supermercato. Sì, il tavolo Pd-M5S dà qualche speranza di sopravvivenza agli esponenti di Leu, anche loro sonoramente sconfitti alle elezioni. Esclusi per incompatibilità politiche conclamate nei confronti del centrodestra, ora che 5Stelle e Dem si mandano messaggi di dialogo, i parlamentari di Grasso e della Boldrini possono ritagliarsi un ruolo, in special modo al Senato. Lo ha sottolineato in un’intervista all’Adnkronos, il capogruppo Leu alla Camera Federico Fornaro, rimarcando la complicata navigazione che un governo sorretto – almeno sulla carta – da una maggioranza di 161 senatori (109 Cinquestelle e 52 dem), potrebbe incontrare nel corso della legislatura. Il supporto di Leu che a Palazzo Madama ha quattro rappresentanti, potrebbe risultare utile (insieme a quello dei senatori delle Autonomie e del Misto): «Lo abbiamo ribadito in tutte le occasioni, dopo il 4 di marzo: Leu era, è e sarà disponibile a un confronto programmatico, partendo dall’emergenza lavoro, dalla tutela della sanità e della scuola pubblica, da un piano straordinario di investimenti. Partendo da questi presupposti noi abbiamo sempre detto di essere pronti al confronto. Vedremo se questa opportunità che mettiamo a disposizione verrà presa in considerazione. Noi siamo pronti». La convergenza tra Pd e M5S per adesso resta nel campo delle ipotesi. Fornaro infatti ha sottolineato che «bisogna capire cosa farà Renzi e come si comporterà la sua maggioranza. Se nel Pd prevale la logica renziana, l’impasse si trasformerebbe in una crisi, ulteriormente acuita dal fatto che sulla carta non ci sono altre maggioranze autosufficienti». Più in generale, sullo stallo il capogruppo di Leu ha ricordato che «non tutti si sono resi conto che siamo in una democrazia parlamentare, in cui la ricerca delle alleanze è la regola e non l’eccezione».
La presenza della Boldrini non è accettabile né sopportabile
Se vogliono visibilità e credibilità possono appoggiare dall’esterno e non fare parte integrante del Governo. Già è dura con PDeficienti anche con un contratto firmato con M5S figurarsi anche con loro.
Poi non si sente affatto bisogno di altri europeisti del cavolo, che andassero a farsi fottere.
che vadano, non “andassero”, o sterminatore di congiuntivi!
I pentastellati vogliono fare un contratto e non un’alleanza con i tanto vituperati pdiini e non con un’ammucchiata voi compresi….
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Ma i pentastellati vogliono fare un contratto e non un’alleanza ……..a due e non a tre….voi sareste pari ad un’ammucchiata….
Non credevo che i voti di protesta contro il PD si sia arrivati a questo tradimento per quelle persone che hanno votato Movimento DI MAIO credo che non abbia capito nulla certo si fara’ un quadretto del voto del 4 MARZO 2018 e se lo appendera’ come ricordo non credo che il PD andra’ con il movimento gia’ c’e’ lotta interna che assolutamente non ci sentono molti tesserati e lo stesso PD di andare con il movimento 5 stelle DI MAIO ha detto faremo un contratto se accetteranno
e cosa e’ un contratto di locazione 4 + 4 ?
la prostituzione politica non ha limiti…..
Cercano casa? Ecco, vedete, andando dritti per un po, giu in fondo girate poi a sinistra, ancora dritti, ancora a sinistra e … li, si siete arrivati, se cercavate quel paese l’avete trovato. Buona permanenza
Mancavano appunto il due di coppe per comporre il nuovo governo italiano