Niccolò, massacrato in discoteca. Il papà: il video non basta, contattatemi (VIDEO)
Niccolò, massacrato in discoteca in Spagna: la sua famiglia ha rivolto un appello al ragazzo che ha girato il video del pestaggio mortale: «Contattaci». Il dolore è vivo nel cuore della sua famiglia; quelle immagini di un’aggressione brutale che ad ogni colpo infieriva senza possibilità di recupero, inalienabili. Impossibile dimenticare e affievolire anche solo in parte choc e sofferenza per quanto accaduto a Niccolò Ciatti, il gigante buono di Scandicci, che in una serata estiva come tante, mentre era in vacanza in Spagna con un gruppo di amici, ha trovato la morte: una fine assurda, decretata e inflitta con brutalità gratuita. Inaccettabile. Una fine rimblzata ai disonori della cronaca che ha raccontato di Niccolò, massacrato in discoteca in Spagna.
Niccolò, massacrato in discoteca in Spagna
Oggi, a distanza di quasi un anno da quella terribile esecuzione, ripresa in diretta da un giovane olandese che ha assistito, come tutti gli altri, all’aggressione dei tre ceceni al povero Niccolò, la famiglia della vittima riapre questo terribile capitolo di cronaca lanciando un disperato quanto accorato appello a quel ragazzo che, la notte del 12 agosto 2017, nella discoteca St. Trop di Lloret de Mar, in Spagna, avrebbe girato il video del pestaggio, il filmato in cui si vedono le tre belve in azione, mentre aggrediscono e finiscono a calci e pugni il ventiduenne di Scandicci, morto in seguito a quella feroce aggressione. Un appello postato su Facebook dal padre di Niccolò, Luigi Ciatti e firmato anche dalla madre e dalla sorella della vittima, scritto sia in italiano che in inglese. «Io, Cinzia e Sara – scrive online Luigi Ciatti – teniamo a lanciare un appello per noi di estrema importanza, nella speranza di ricevere l’aiuto che richiediamo. La mattina del 12 di agosto del 2017, presso la discoteca St. Trop in località Lloret de Mar, un ragazzo ha trasmesso alla biglietteria, tramite Bluetooth, il filmato di Niccolò che ha poi fatto il giro di tutti i social. Di questo lo ringraziamo molto perché ci ha fornito una prova importante per il nostro cammino verso la giustizia!».
L’appello della famiglia a chi ha girato il video del pestaggio
Un cammino che si ferma – e che deve necessariamente passare – sulla richiesta di confronto con quel giovane che ha girato il video, le terribili sequenze del pestaggio mortale. Una richiesta che oggi è diventata un disperato invito rivolto direttamente al ragazzo olandese a contattare, anche in forma anonima, la famiglia di Niccolò. Luigi Ciatti spiega infatti di aver bisogno della sua testimonianza «per riuscire ad ottenere più informazioni possibili affinché giustizia sia fatta per il nostro Niccolò», perché «l’unica cosa che desideriamo è che nostro figlio trovi la pace di cui è degno, e che i suoi carnefici ricevano la punizione che meritano». «In questi lunghi e duri processi – conclude il papà del povero Niccolò, massacrato in discoteca in Spagna – più informazioni si riescono a raccogliere, maggiore è la probabilità di raggiungere l’obiettivo! Se leggerai questo appello, dacci una mano per favore! Grazie di cuore!».