Centrafrica, i terroristi islamici non vogliono che i cristiani siano curati

3 Mag 2018 14:28 - di Redazione

A seguito della brutale aggressione dei musulmani contro i cristiani del 1 maggio nei quartieri PK5 e Fatima di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, costati la vita ad almeno 16 persone, uccise con granate dagli islamici, le équipe di Medici Senza Frontiere (Msf) hanno assistito circa 60 feriti arrivati nelle proprie strutture in cerca di cure. Cinque persone sono state trattate presso la maternità di Gbaya Dombia, nel quartiere PK5, dove sono state stabilizzate prima di essere dimesse. Uno di loro, in condizioni critiche, è stato trasferito all’ospedale di Msf a Sica, che in tutto ha ricevuto più di cinquanta pazienti, tutti con ferite da arma da fuoco. Sei di loro sono morti. Altri feriti sono stati curati in altre strutture mediche della capitale. Quello di Sica è uno degli unici due ospedali di Bangui in grado di assicurare interventi chirurgici d’urgenza e garantisce cure gratuite a tutti coloro che ne hanno bisogno.

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