Ebola, allarme in Congo, ma l’Oms rassicura: non è emergenza mondiale
Cresce l’allarme per l’epidemia di Ebola in Congo, dopo la recente conferma di un caso a Mbandaka, una grande città al centro della rete di trasporto internazionale. Tanto che il rischio di diffusione ulteriore del virus nel Paese è passato da alto a molto alto. Lo ha comunicato l’Organizzazione mondiale della sanità oggi a Ginevra. “L’Oms ha rivisto la classificazione di rischio di sanità pubblica a livello nazionale come molto alto, mentre a livello regionale è alto”, si legge in una nota. In totale finora sono stati registrati 45 casi di febbre emorragica, inclusi 10 casi sospetti, 21 probabili e 14 confermati, ha fatto sapere il ministero della Sanità locale. Si sospetta che 25 persone siano state uccise dal virus (con un decesso confermato). Intanto l’Unione europea ha annunciato lo stanziamento di 1,6 mln di euro per aiutare a contrastare l’epidemia e finanziare le attività dell’Oms nel Paese.
Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità sono preoccupati, ma l’epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) non è “un’emergenza internazionale di salute pubblica”. Ad affermarlo è il capo del Comitato di esperti dell’Oms, Robert Steffen, dopo un incontro di emergenza del panel. Steffen ha lodato la rapida risposta del governo del Congo, ma ha anche messo in guardia sulla recente diffusione dell’epidemia in una grande città. Cosa che ha aumentato il rischio di diffusione del virus nel Paese africano e nel vicino Congo-Brazzaville. “Ci sono forti ragioni per ritenere che questa situazione possa essere messa sotto controllo”, ha spiegato Steffen.
Il focolaio di Ebola in Repubblica democratica del Congo preoccupa però l’Oms. Gli esperti stanno tenendo un meeting di emergenza per analizzare la situazione e decidere se dichiarare una “emergenza di sanità pubblica a livello internazionale”, mossa che porterebbe a una risposta su più larga scala. Lo riferisce la Bbc, ricordando che a preoccupare di più sono i casi registrati nella città di Mbandaka e, dunque, l’arrivo del virus in un’area urbana. Secondo Peter Salama, responsabile Emergenze dell’Oms, la diffusione del virus a Mbandaka significa che c’è il potenziale per un “esplosivo aumento” dei casi. “Si tratta di un importante sviluppo nell’epidemia – spiega Salama – Ora c’è il potenziale per un esplosivo aumento dei casi”, ribadisce.
Rassicura un corno, vivo in Brasile e quando ero a trovare un`parente in una citta`vicina a Sao Paulo, Campinas per la precisione c`era un cartello indicante i pericoli di Ebola.