I boyscout diventano solo scout “per non discriminare le ragazze”
L’ultima deriva del politicamente corretto colpisce anche i boyscout. In America si sono posti il problema di un termine che ha nella sua radice “boy” (ragazzo) discriminerebbe le ragazze.
I boyscout hanno anche aperto ai capi gay
«I valori fondanti come il coraggio, la lealtà, la gentilezza e la propensione ad aiutare gli altri accomunano sia i ragazzi e che le ragazze», si legge nel comunicato che giustifica la decisione dell’Associazione dei boyscout. d’America. «Riteniamo che sia fondamentale evolverci in modo da andare incontro alle necessità dei ragazzi e dei genitori». Nella nota si legge che l’obiettivo degli scout resta quello di «aiutare le nuove generazioni a sviluppare personalità e carattere e aiutarli a diventare i prossimi leader». Non è la prima rivoluzione dell’associazione fondata da Robert Baden-Powell. Nel luglio del 2015 l’associazione aveva annunciato l’ammissione dei capi scout gay.
Renzi tra i boyscout famosi
L’originale sistema di autoeducazione, fondato nel 1908 dal generale inglese, si propone di formare il carattere dei ragazzi (organizzati in gruppi per fasce di età) in vista della vita all’interno della comunità, ispirandosi a criterî quali la vita associata svolta a contatto con la natura e basata sull’autogoverno, il tutto retto da una legge morale condensata in dieci articoli, simili per tutte le associazioni del mondo. Oggi lo scoutismo conta in totale più di quaranta milioni di iscritti ed è uno dei più grandi movimenti al mondo. In Italia, tra gli ex boyscout celebri figura l’ex premier Matteo Renzi. Anche alla luce di questa scelta di cambiare il termine per inseguire il politicamente corretto, torna alla mente il celebre aforisma: “I boyscout sono bambini vestiti da cretini, guidati da un cretino vestito da bambino”.
Quando leggo articoli come questi, mi è sempre più chiaro perché c’è crisi nel settore dell’editoria.
Ho perso il mio tempo per leggere un articolo che non parla di nulla. Poi è stato citato solo Matteo Renzi… bhe mi viene in mente anche Matteotti, Renzo Piano, Guglielmo Marconi, David Bowie, Neil Armstrong, George W Bush, Bill Clinton, Hillary Clinton, Bill Gates, Kennedy… e tanti altri cretini vestiti da bambini. Mah… io l’articolo avrei almeno avuto il coraggio di firmarlo.
Da quando ero piccolo nel mio paese tutti gli chiamavamo scout, ma per semplicità.