Il Cremlino scarica Abramovich: «Spieghi lui come è diventato ricco»
Il Cremlino ha spiegato di considerarlo un atto di ostilità nei confronti dei cittadini russi, ma anche di non avere «competenze» specifiche nel merito del caso. Ovvero la vicenda del mancato rinnovo del visto da parte delle autorità britanniche all’oligarca Roman Abramovich.
La questione, ha fatto sapere Mosca, «non rientra nelle nostre competenze». «Una volta che vengono fatte delle richieste (come quella di spiegare le origini dei suoi beni avanzata da Londra, ndr) spetta a lui trarre le sue conclusioni sulla loro legittimità, non a noi», ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in relazione al mancato rinnovo del visto al miliardario russo proprietario del Chelsea. Il ritardo, secondo quanto ha scritto la stampa britannica, è motivato dalla richiesta delle autorità britanniche ad Ambramovich di spiegare le fonti del suo patrimonio, come richiesto da un emendamento ai regolamenti introdotti nel 2015.
Downing street ha confermato la stretta sulla concessione dei permessi “tier one”, di classe uno, della durata di 40 mesi, riservati ai facoltosi stranieri che investono oltre 2 milioni di sterline nell’economia britannica, svelando che la nuova politica ha portato a un crollo dell’84% delle richieste. Un rapporto pubblicato dalla commissione Esteri della Camera dei Comuni denunciava il ruolo del “denaro sporco” russo in Gran Bretagna per indebolire la politica estera di Londra. Il patrimonio di Abramovich è valutato in 12,64 miliardi di dollari.
Soldi fatti con il crollo sovietico, trafficando petrolio con le repubbliche baltiche, se non ricordo male!