Il monito del Papa: «Solo una chiesa libera da potere e denaro è credibile» (video)

5 Mag 2018 16:29 - di Luciana Delli Colli

«Solo una Chiesa che rinuncia al mondo annuncia bene il Signore. Solo una Chiesa svincolata da potere e denaro, libera da trionfalismi e clericalismi testimonia in modo credibile che Cristo libera l’uomo». Così il Papa, incontrando i Neocatecumenali, a Tor Vergata, a Roma, in occasione dei 50 anni del Cammino. «E chi, per Suo amore – ha proseguito Bergoglio – impara a rinunciare alle cose che passano, abbraccia questo grande tesoro: la libertà. Non resta più imbrigliato nei propri attaccamenti, che sempre reclamano qualcosa di più, ma non danno mai la pace, e sente che il cuore si dilata, senza inquietudini, disponibile per Dio e per i fratelli».

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Il Pontefice ha ricordato quindi il senso della missione, che« è donare ciò che abbiamo ricevuto». «La missione chiede di partire. Ma nella vita è forte la tentazione di restare, di non prendere rischi, di accontentarsi di avere la situazione sotto controllo. È più facile rimanere a casa, circondati da chi ci vuol bene, ma non è la via di Gesù», che – ha sottolineato il Pontefice – «non usa mezze misure. Non autorizza trasferte ridotte o viaggi rimborsati, ma dice ai suoi discepoli, a tutti i suoi discepoli una parola sola: “Andate!'”». Il Papa quindi ha sottolineato che «”andate” è il verbo della missione e ci dice ancora una cosa: che si coniuga al plurale».

«Pienamente missionario non è chi va da solo, ma chi cammina insieme», ha proseguito il Pontefice, avvertendo che «bisogna stare attenti, ad esempio, a non dettare il passo agli altri. Occorre piuttosto accompagnare e attendere, ricordando che il cammino dell’altro non è identico al mio. Come nella vita nessuno ha il passo esattamente uguale a un altro, così anche nella fede e nella missione: si va avanti insieme, senza isolarsi e senza imporre il proprio senso di marcia, uniti, come Chiesa, coi Pastori, con tutti i fratelli, senza fughe in avanti e senza lamentarsi di chi ha il passo più lento».

Commenti

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  • Alessandro Caroli 7 Maggio 2018

    Il solito pauperismo d’accatto di un peronista. Un Papa deve preoccuparsi di salvezza delle anime, guardare a Cristo, non ad una presunta credibilità mondana. La parrocchia cattolica della mia zona è una vera e propria pinacoteca, con opere di insigni artisti, dal XV secolo in poi. Chi dovrebbe vendere, e cosa? Ci sono formelle che illustrano il rosario: una è stata restaurata, le altre sono in uno stato pietoso. Con che soldi restaurare le altre?
    Con le idee di questo idiota travestito da papa c’è rischio che venda il Giudizio Universale di Michelangelo, o la Pietà dello stesso Autore. Occhio..

  • Alessandra Botta 6 Maggio 2018

    Perché la chiesa con tutte le sue ricchezze vedi monetsrie, immobiliarie, non comincia a dare case a chi vive in macchina e aiutare i bisognosi che sono tanti ? Perché non fa una,scappatina in Venexuela a vedere la,gente andare sola o in compagnia a cercare cibo e medicine ? Comodo dire andate

  • gisella falzoni 6 Maggio 2018

    PARASSITA IPOCRITA

  • Luigi 6 Maggio 2018

    L’unica cosa sensata che ho sentito dire al papa, il problema che si pratica bene e si razzola male, a questo mondo.

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 6 Maggio 2018

    Massimiliano di Saint Just esagera, ma comunque mi pare che Papa Francesco predichi bene, ma stia attento a non razzolare male…
    Mario Salvatore Manca

  • franco Cuccu 5 Maggio 2018

    Santo Padre continua a tuonare contro potere e denari nella Chiesa.
    passa la convinzione che tutti i preti siano una banda di ladri.I lontani battono le mani ma restano lontani.
    Vi è molto populismo a questo punto che strappa applausi e basta. Denari e potere se ben utilizzati non sono poi demoniaci.
    questo mondo è pieno di imbecilli ricchi e potenti !!

  • 5 Maggio 2018

    Ma allora sta parlando del Budhismo, questo mi fa molto felice….

  • Massimilianodi SaintJust 5 Maggio 2018

    Hanno stravolto Gesù traducendo ” date a Cesare….” invece di ” restituite al divino imperatore questa vile moneta su cui è effigiato, affinchè venga restituito a Dio il comando sul mondo” Da questa comoda interpretazione hanno delegato ai laici il disfacimento sulla terra, al contrario degli sciiti dell’Iran, non ultimo l’affronto a Roma di un bimbo figlio di 2 padri, abominio da punire severamente.L’albero si vede dai frutti che da e il cattolicesimo puntando sul personalismo sta distruggendo la Comunità, parla di padri che perdonano i figli ma non si scaglia su questi che non si devono permettere di scialacquare quanto sudato e risparmiato dalla famiglia, una morale immorale! Come dettato da hitler nel suo testamento finale ” era meglio che a Poitiers avesse vinto l’Islam” prevedo che alla lunga l’Islam con il suo rigore morale sostituirà un cristianesimo irriconoscibile e autolesionista.