In chiesa come in moschea: e il Ramadan si celebra in oratorio. Bufera a Milano

28 Mag 2018 11:36 - di Martino Della Costa

Maggio, il mese mariano e delle prime comunioni. Ma maggio, quest’anno, è stato anche – e continuerà ad essere e fino al 14 giugno – il mese del Ramadan: così, sabato sera, 26 maggio, è stato il giorno della preghiera islamica in parrocchia: quella milanese di San Bernardo Stupore. Il giorno in cui il ramadan si celebra in oratorio. Il giorno in cui il sincretismo religioso di stampo politically correct è stato osservato e servito: direttamente all’altare…

Il Ramadan si celebra in oratorio: è polemica a Milano

Come riporta il Giornale, allora, «sabato sera nella parrocchia di piazza Gasparri si è celebrato l’Iftar della Misericordia, organizzato dal circolo Acli della Comasina con la presenza di un imam e del parroco. L‘iftar è il pasto serale che rompe il digiuno, per i musulmani che praticano il ramadan, il mese sacro di preghiera dell’Islam», in cui si pratica il digiuno in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. E così, in un quartiere come altri di Milano ad alto tasso di islamizzazione, largo all’ecumenismo religioso e al dialogo interculturale che a lungo andare rischia di diventare un coro a una sola voce. Già, perché mentre si dialoga con l’Islam e si celebrano nelle parrocchie i suoi riti coranici, le nostre chiese si svuotano, gli incontri di preghiera tra cattolici vengono disertati in massa, mentre si contano ormai sulla punta delle dita le chiese che a Roma, capitale mondiale del cattolicesimo apostolico, continuano a proporre e osservare la recita del rosario. Di contro, però, dal Giornale apprendiamo che «la Curia stessa ha dato notizia di un incontro di rottura del digiuno in programma sabato nella parrocchia dell’Incoronata in corso Garibaldi, con una riflessione interreligiosa sul digiuno nelle religioni. E la Comunità di Sant’Egidio , con diverse comunità musulmane di Milano, si è si ritrovata nella chiesa di San Bernardino in via Lanzone per pregare gli uni accanto agli altri e mangiare insieme, festeggiando l’iftar». E così, largo a riflessioni e discussioni sulla rottura del digiuno; spazio ai bambini che recitano il Corano come i nostri l’Ave Maria, fino al momento riservato alla  preghiera «Al Maghreb» e a una cena condivisa con gli aromi arabi e i sapori tipici dell’Africa.

I dubbi dei residenti, la protesta politica di due esponenti di FI

Eppure, quei tappeti stesi sui pavimenti dell’oratorio della Comasina, quel raccoglimento in preghiera in osservanza del credo islamico, ma a ridosso dell’altare; quei bambini che in coro ripetono versetti e litanie coraniche benedetti dal parroco, se da un lato sono in linea con un quartiere che, come ricorda il quotidiano milanese diretto da Sallusti, «ha più del 30% di immigrati, 3.200 circa su 10.000, abitanti», dall’altro da un altro rimandano – al di là di prevenzioni contrappunti di default – a un dialogo che sembra declinato a senso unico. Un disegno monocromatico che fa dire a Gabriele Legramandi, consigliere di Forza Italia e presidente di commissione in Zona 9, che « un evento del genere, organizzato da un’associazione di ispirazione religiosa ma politicizzata, non è stato neanche spiegato. L’Acli può fare quello che vuole, ma qui sono stati concessi locali che sono di tutta la comunità parrocchiale, senza neanche un incontro preparatorio. Più che dialogo sembra una provocazione»… Non solo: sul caso, che ha suscitato più di qualche rimostranza – e non solo istituzionale – è intervenuto anche un amareggiato capogruppo comunale (e regionale) di FI, Gianluca Comazzi, che a riguardo dalle colonne del Giornale ha dichiarato: «Oramai anche dentro un oratorio cattolico si celebra il ramadan, con la benedizione del prete. Siamo arrivati al paradosso. Nel quartiere ci sono tanti giovani e anziani privi di un luogo di ritrovo dove passare il tempo, sarebbe bene che il parroco pensasse anche a loro. Tra l’altro, l’iniziativa è promossa con i fondi che l’Acli ricava dal 5×1000; lo sanno i cattolici milanesi che le loro offerte vengono usate per promuovere iniziative di un’altra religione»?

 

Commenti

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  • Emanuele Congia 7 Giugno 2018

    I PRETI STUPIDI E IGNORANTI..E I CRISTIANI FREDDI E VOMITEVOLI CHE NON SANNO NULLA DI RADICALISMO ISLAMICO…CHE NON COMPRENDONO QUANTO SIA PERICOLOSO UN SINCRETISMO DEL GENERE…PRENDESSERO ALMENO ESEMPIO DAI CRISTIANI DEL MEDIO ORIENTE…

  • riccardo cricelli 30 Maggio 2018

    Guardate che se leggete bene l’articolo, il fatto e’ stato promosso da alcune associazioni pseudo cattoliche, solo per ricevere fondi, ma politiche e di sinistra, quello che bisogna invece constatare che la Curia non abbia ancora replicato all’articolo, come invece fu fatto in altre zone per la messa ordinata in ricordo del Duce. Grazie a tutti coloro che votano a sinistra ed ai Cattolici che in chiesa non si ritrovano piu’. Meditate..

  • Wilma Gumiero 29 Maggio 2018

    Condivido !! Fuori
    Take the camel and go home !

  • Angela 29 Maggio 2018

    Ma vi rendete conto?tutta questa apertura verso l’Islam da parte “dell’uomo vestito di bianco”e dei sui lecchini sta inquinando il nostro essere cattolici cristiani,…quella persona vestita di bianco dovrebbe tutelare noi cattolici e allontanare l’Islam,…e invece ci esorta continuamente ad accogliere…ma si rende conto del male che ci sta facendo? Si sta rendendo conto che grazie alla sua apertura all’Islam noi cattolici saremo messi sotto scatto?ma che papa abbiamo? Ma si rende conto?che l’unica ragione di vita dell’Islam è quella di sottometterci?lui,re dei cattolici…che apre le braccia a una religione che ci odia,che ci chiama “cani infedeli” e solo perché crediamo in Gesù e nella Madonna?…che Dio abbia misericordia di coloro che non capiscono e non vedono la realtà Delle cose.

    • Wilma Gumiero 29 Maggio 2018

      Condivido tutto ma cosa possiamo fare se non protestare ? Dovrebbe scrivere al Papa queste cose !

  • Gianni 29 Maggio 2018

    LO STO RIPEDENDO DA ANNI , LA COLPA E” DEGLI ITALIANI , E DEI PRETI FANTOCCI , FRA QUALCHE ANNO CI CACCIERANNO DA L”ITALIA

  • salvatore 29 Maggio 2018

    gli islamici con complicità sacerdotale ci faranno, se non lo siamo già, diventare ridicoliiiiii!

  • Claudio 29 Maggio 2018

    Quando vado nella mia parrocchia spero ardentemente di non trovarmi in una situazione analoga, non saprei quale possa essere la mia reazione, sicuramente poco politicamente corretta. E comunque è arrivata l’ora di togliere l’8 per 1000 alla chiesa, cosa che dovrebbero fare tutti.

  • Laura Bovati 29 Maggio 2018

    Sono perfettamente d’accordo che si facciano queste cose, a patto però che le Prime Comunioni e le Cresime, d’ora in poi, vengano celebrate nella moschea di viale Jenner!

  • Giuseppe Forconi 29 Maggio 2018

    E roba da matti, roba da non crederci, un Papa che zabetta tanto spingendo alla fratellanza dei popoli, ormai qui’ non ci sono piu’ popoli ma una valanga di musulmani alla conquista del mondo. Non sono preghiere di fine digiuno, ma incitamento alla conquista e alla morte dell’infedele,. gia’ perche’ noi siamo gli infedeli. Milano, la grande Milano, quella del ” Faccio tutto mi “. Scusate ,non state facendo un bel niente, presto anzi , gia’ , ve lo stanno mettendo …….e voi vi gongolate andando a braccetto con chi domani vi caccera’ di casa. Auguri.

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 29 Maggio 2018

    Il grande S. Ambrogio, di cui tutto il clero milanese si riempie la bocca (ma non credo il cuore), per molto meno, cioè per aver ceduto due chiese agli ariani (che in fondo erano cristiani anche loro, sia pure a modo loro, eretici ecc. ecc.), minacciò anatemi e scomuniche. Che farebbe oggi?
    Mario Salvatore Manca

  • Laura Prosperini 28 Maggio 2018

    è singolare che la nostra Chiesa, intelligente e scaltra per millenni, sia oggi così confusa su ciò che è Cristiano (di Cristo) e ciò (anche di sentimentale anche di amorevole anche di buonista) semplicente NON LO E’.
    Ai primi preti uccisi 8in Italia) e/o alle prime case o alberghi del Vaticano occupati dai nostri fratelli più poveri se ne vedranno delle belle

  • Benedetto 28 Maggio 2018

    FUORI L’ISLAM DALL’EUROPA CRISTIANA !!!

  • Gio 28 Maggio 2018

    la sottomissione all’islam da parte del vaticano è ripugnante. E’ tempo di sguainare la spada e difendere la Cristianità. Una nuova Lepanto è in vista.