L’Economist torna a occuparsi di noi: “L’Italia va maneggiata con cura”…
L’Economist torna a dedicare la copertina all’Italia nel numero che sarà nelle edicole il 2 giugno. Il nostro Paese è raffigurato da un cono gelato tricolore, dal quale spuntano tre micce, il tutto sormontato dal titolo, “l’Italia va maneggiata con cura”. Il Paese, scrive l’Economist, “può trovare una via d’uscita dalla sua crisi più immediata”, ma le prospettive a lungo termine sono “più preoccupanti”. Il settimanale ricorda che né il M5S, né la Lega in campagna elettorale hanno sollevato il tema dell’uscita dall’eurozona, “di fatto, il contrario”. La questione è emersa con la scelta di Paolo Savona per il ministero dell’Economia e le convulsioni sui mercati successive al veto del presidente Sergio Mattarella e alle reazioni di M5S e Lega. “Nel breve periodo”, scrive l’Economist, i timori di un default del nostro debito sono “esagerati”. L’Italia, scrive il settimanale, “è meno vulnerabile agli investitori in preda al panico di quanto molti si rendano conto”. “La sua economia, tantomeno la sua democrazia, sono tutt’altro che prossime al collasso”, prosegue l’Economist. E tuttavia, le “antiche debolezze stanno peggiorando e diventando sempre più difficili da curare”. Secondo il settimanale, “per evitare un’eventuale esplosione, l’Italia ha bisogno di un’attenta gestione e di un cambiamento di mentalità, sia dei suoi politici che di quelli europei. Il timore è che nessuna delle due cose sembra probabile”.
come la GB dobbiamo, con i giusti passi, preferibilmente, attraversare l’euro-pa e collocarcene fuori.
Con la piena Sovranità e politiche anticicliche di Investimento e Sviluppo torneremo, in pochissimi anni, a far paura alle altre “virtuose” (mai) nazioni vicine.
Via dall’euro-pa ma a modo nostro …