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«Mi sono rotto il c… della Casellati»: vergogna sul palco del Concertone

«Mi sono rotto il c… della Casellati»: vergogna sul palco del Concertone

Home livello 2 - di Gabriele Alberti - 2 Maggio 2018 - AGGIORNATO 2 Maggio 2018 alle 12:21

La sinistra il nemico deve cercarselo a forza. Costi quel che costi. E da un po’ il nemico l’hanno trovato (non si sa perché) nella Casellati. In un cotesto di parolacce e dito medio alzato,  il Concertone del Primo Maggio ha ripercorso la strada dell’insulto grazie allo Stato Sociale, la band bolognese tanto coccolata a Sanremo. «Mi sono rotto il cazzo della legge elettorale, di Maria Elisabetta Alberti Casellati, di Giacinto della Cananea, di Luca Cordero di Montezemolo: prima dei vitalizi sarebbe giusto tagliare i vostri cognomi, mi sono rotto il cazzo che difendiamo i confini, odiamo i neri e amiamo i gattini, della spesa militare, che è sempre colpa degli immigrati, che mia mamma dopo trent’anni a Bologna è sempre “la marocchina”».  Tre anni fa il gruppo bolognese era stato censurato proprio per questo brano nel concerto di piazza San Giovanni. Martedì invece in piazza san Giovanni In Laterano, a Roma, nella kermesse promossa da Cgil, Cisl e Uil, il brano ha avuto il via libera, proposto e rimaneggiato per l’occasione con il  titolo Mi sono rotto il cazzo. Inopinatamente e stupidamente è stata messa in mezzo Elisabetta Casellati, la presidente del Senato, ancora una volta in modo del tutto idiota, per il cognome che porta, troppo lungo (ma che idiozia è?). Già, lo stesso delirio che poche settimane fa era comparso sull’Espresso: stesso bersaglio, stesso motivo, il cognome. La Casellati è anzitutto rea di usare il doppio cognome, assumendo anche quello del marito. E per il settimanale l’Espresso questo rappresenta  un uso retrivo, «come nel Pleistocene». Il tutto senza che né allora, nè oggi, una femminista che è una si sia sentita in dovere di difendere una donna. Certo, Elisabetta Casellati  non viene giudicata per il suo profilo personale e politico di assoluta serietà bensì solo come portatrice del doppio cognome con l’aggravante di essere una fedelissima di Berlusconi.

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Ci sono 18 commenti

  1. Marco Giacomo eletti ha detto:

    credo che sono lo zio Benito potrebbe sistemare le cose in questa italiota di serie infima e rossa. altroché

  2. giancarlo ha detto:

    Fascismo! e poi Fascismo ed ancora Fascismo!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Mauro ha detto:

    Io mi sono rotto il c……. di Fiano, Boldrini, Kienghe, Di Maio, Serracchiani, Boschi, e la maggior parte degli immigrati e di questi cantanti da 4 soldi.

  4. Antony36 ha detto:

    Purtroppo, questo è il risultato del lavoro della sinistra comunista e oltre: per anni hanno incitato gli italiani, e specialmente i giovani, a lottare contro le istituzioni, contro le leggi e contro ogni ordinamento. A questi, e solo a questi, è consentito dire e fare quello che vogliono. E le Istituzioni stanno a guardare, purché non si tocchino la sinistra, i magistrati, il capo dello Stato.
    Offendono la neo Presidente del Senato? Nessuno se ne accorge; ma se avessero osato solo nominare la … ex presidenta della Camera, tutte le armate democratiche avrebbero manifestato e invaso le nostre piazze! Siamo sotto scacco dei centri sociali che abbiamo lasciato consolidarsi e vivere alla grande (con i soldi di chi?), dentro i quali si nascondono pure figli di magistrati (pardon, non possiamo dirlo!) e che costituiscono il braccio armato di estremismi sinistrorsi!

  5. GIOVANNI TAGLIAFERRI ha detto:

    Con la marmaglia comunista, figlia dei partigiani assassini,bisognerà regolare definitivamente i conti ancora in sospeso!

  6. amerigo ha detto:

    Al sottoscritto, questi “poeti rustici” hanno fatta venire l’orchite, parlando forbito . . .

  7. giulio ha detto:

    La base culturale della sinistra è l’odio, la base della destra sono i valori

  8. Giacomo Z ha detto:

    A Sanremo non ricordo tanta furia…….ah già ma lì si doveva guadagnare fior di soldoni……….Ancora loro: Comunisti col Rolex!!
    Deboli con i forti, forti con i deboli. Mi fate schifo. E mi avete pure rotto il c…..

  9. gilberto ha detto:

    canzone stupida di gente stupida che sa solo odiare e a cui si permette di sputare il proprio odio a nostre spese: e’ necessario resettare innanzitutto l’educazione e il rispetto cicile.

  10. Aldo Barbaro ha detto:

    Bisogna rispolverare il detto:”mazze e panelli fanno i figli belli”t

  11. maurizio turoli ha detto:

    La dittatura, diceva Malaparte, è quel regimenin cui tutto quel che non è proibito è obbligatorio.
    Gli stato Sociale, che i benpensanti volovano vincitore a San Remo, sono la speudo avangurdia culturale dei Fiao, Boldrini, Grasso e compagni che con la scusaella libertaà di pensiero (loro) vogliono uccedere lalibertà giuridica dei dittadini

  12. Franco Costantini ha detto:

    La RAI con i miei soldi paga questa gente. Se c’ è uno che si è rotto il c…. quello sono io.

    1. MARCO ANGELETTI ha detto:

      Concordo!

    2. federico ha detto:

      mi piace!

  13. rocco ha detto:

    Perdonami Giorgio……io oserei dire che solo nei paesi con troppa libertà e democrazia è permesso offendere, delinquere, spacciare, assassinare, picchiare donne poliziotti anziani ed indifesi, entrare liberamente da clandestino, rubare i fondi destinati alla ricerca ai terremotati diventare addirittura onorevoli e via dicendo altro che il sogno americano, l’america si trova proprio qui in Italia dove tutto è permesso dove tutto è possibile……forse, in Italia c’è troppa libertà, questo è il vero problema, troppa libertà

    1. Pino1° ha detto:

      Condivido stille di saggezza !

  14. Giustopeppe ha detto:

    Tutto è permesso a questi delinquenti, tutto è normale, e quante indignazioni per il compagno Napolitano (che comunque non condivido). Poi fanno pure i moralisti

  15. GIORGIO ha detto:

    solo in paesi incivili si vedono e si sentono cose del genere. Mi fanno vergognare di essere italiano. Quanta feccia !!!!!

2 Maggio 2018 - AGGIORNATO 2 Maggio 2018 alle 12:21