Molta più droga che cantanti al Concertone. Gli stranieri la fanno da padroni
Arresti per spaccio di droga e furti. È il bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri in occasione del concertone del primo maggio a Roma. Centinaia erano i carabinieri impegnati, oltre che in piazza San Giovanni e nelle vie limitrofe, anche nei luoghi di transito dei frequentatori della kermesse musicale. I militari hanno potenziato i servizi per migliorare il controllo del territorio nelle zone prospicienti gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino, presso lo scalo ferroviario di Termini, di Roma Tiburtina e delle principali fermate della metropolitana con pattuglie in auto e moto hanno predisposto frequenti posti di controllo per vigilare sulla sicurezza stradale e reprimere ogni forma di illegalità. L’imponente servizio di sicurezza ha portato all’arresto di 30 persone accusate, a vario titolo, di furto, detenzione e spaccio di droga. Decine anche le segnalazioni inviate all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma per gli assuntori di sostanze stupefacenti dopo averli sorpresi in possesso di modiche quantità di droghe.
Droga, furti: gli stranieri la fanno da padroni
Nello specifico, i Carabinieri hanno arrestato 22 persone di età comprese tra i 20 e i 44 anni (17 stranieri tutti nella Capitale senza fissa dimora e cinque italiani) con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono state sequestrate oltre a una cospicua somma di denaro contante ritenuta provento della loro illecita attività. Nel corso dei servizi preventivi scattati ad ampio raggio, i Carabinieri hanno arrestato un algerino di 35 anni dopo averlo sorpreso in possesso di un portafogli, rubato nella ressa a una ragazza di Firenze. L’uomo si è inoltre opposto alle operazioni di controllo e, per questo motivo, sarà chiamato a rispondere oltre che di ricettazione anche di resistenza a pubblico ufficiale. E’ stata rintracciata dai carabinieri anche una nomade bosniaca di 16 anni sul conto della quale pendeva l’ordinanza di aggravamento cautelare della custodia in istituto penitenziario minorile emessa il 21 marzo scorso dal Tribunale per i Minorenni di Roma. Il provvedimento è scaturito a seguito delle reiterate violazioni della precedente misura cautelare del collocamento in comunità a cui la minore era stata sottoposta. Due georgiani di 27 e 40 anni, invece, sono stati sorpresi dai Carabinieri in possesso di capi di abbigliamento risultati appena rubati da due esercizi commerciali della zona dell’Esquilino, mentre tre sudamericani, due peruviani e un cubano di 26 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora, sono stati arrestati nella fermata della metropolitana linea A ‘Barberini’ dopo aver sfilato lo smartphone dalle tasche di una ragazza di Trieste di 23 anni. Poco dopo, nella stessa fermata della metro, i Carabinieri hanno sorpreso un altro borseggiatore in azione, un romeno di 26 anni, che stava alleggerendo del portafogli un turista polacco di 62 anni. Tutti gli arrestati sono in attesa di essere processati con rito direttissimo.
Proporrei di rimpatriarli tutti con il primo aereo.e in galera 10 anni se ritornano sul suolo italiano…
Le risorse della Salvini e della sinistra.
Correggi asino Boldrini
ma no! Poverini sono risorse! Sai quanti contributi pagano all’Inps questi “lavoratori”…
Mentre io proporrei di abolire – anzi di proibire – in toto il 25 aprile, quanto al 1 Maggio, che purtroppo si è trasformato in festa “internazionale”, proporrei di festeggiarlo in questo modo: quel giorno tutti quanti i lavoratori, invece di gozzovigliare e fare festa tanto per far casciara, come dicono a Roma, perché non lavorano gratuitamente, devolvendo il salario di quella giornata ad opere di sostegno a favore dei non abbienti (dei veri non abbienti, non dei “migranti” che vengono qui in alberghi a 5 stelle e col hi-fi e la tv satellitare e cacchiate varie, ma delle famiglie italiane senza tetto e senza lavoro, terremotati, pensionati sotto il minimo ecc. ecc.? Scommettiamo che ci darebbero subito del fascista ecc.?
Mario Salvatore Manca
Questi sono i riultati della dottrins dell’accoglianzaa prescindere.
Ormai à lampante gi italiani devono lasciare l’Italia.
La sinistra vuole insicurezza e paura, oltre che ignoranza, per poter governare secondo i dettami dellacricca Trilaterale – Bidelberg