Pamela fu violentata da Oseghale, ora accusato di omicidio. Sabato a Roma i funerali

3 Mag 2018 15:09 - di Redazione

Pamela Mastropietro fu violentata da Innocent Oseghale mentre si trovava sotto l’effetto dell’eroina. Questa la conclusione cui è giunto il Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio anche sulla base dei risultati degli esami del Ris: il nigeriano ha condotto Pamela nella sua casa a Macerata dopo averle procurato una dose di eroina e poi l’ha costretta ad un rapporto sessuale. Si rafforzano gli elementi di prova a carico di Innocent Oseghale, in carcere da tre mesi per la tragica morte di Pamela, la 18enne romana uccisa e sezionata, il corpo fatto a pezzi e occultato in due trolley abbandonati sul ciglio della strada tra Pollenza e Macerata.

Questa mattina al nigeriano è stata notificata in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare, questa volta per omicidio volontario. Fino ad ora il gip aveva formulato a suo carico solo l’accusa di occultamento di cadavere. Resta da chiarire il ruolo avuto nell’omicidio dagli altri due nigeriani in carcere, Lucky Desmond e Lucky Awelima, per i quali però non è stata trovata alcuna prova della presenza nell’appartamento di Oseghale. Il quarto indagato, Anthony Anianu, ha ha raccontato agli inquirenti di aver parlato quel giorno al telefono con Oseghale, che gli avrebbe detto di essere con una ragazza che si era sentita male.  Oggi a Macerata si è recata la madre di Pamela, Alessandra Verni,  cui è stato restituito il corpo della figlia. Pamela tornerà dunque a Roma dove sabato mattina alle 11, nella chiesa di Ognissanti di via Appia Nuova, saranno celebrati i funerali.

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