No all’impeachment, no agli insulti a Mattarella. Salvini abbassa i toni (video)

29 Mag 2018 16:36 - di Redazione

“Chi insulta e minaccia Mattarella non fa parte del futuro del mio Paese”. Lo dice Matteo Salvini in una diretta Facebook. “Io sono arrabbiato con Mattarella – sottolinea – ma non parlo di impeachment e non andremo in piazza, ma ha fatto un errore sostanziale, perché aveva una lista di ministri e una maggioranza pronta, che oggi poteva affrontare la situazione finanziaria”.

Tuttavia il chiarimento sull’impeachment non è una rottura con i Cinquestelle, definiti “affidabili e seri”durante la riunione tenuta da Salvini riunisce con i suoi parlamentari alla Camera. Il ‘Capitano’ serra i ranghi e spiega tutti passaggi che hanno portato il ‘governo del cambiamento’ a infrangersi sul muro del Colle, confermando l’asse con M5S in vista delle prossime politiche e la politica del ‘doppio forno’, ovvero con i grillini e Fi. A dimostrare la sintonia con Di Maio, le prossime comuni iniziative politiche. Anche il leader di via Bellerio, come i pentastellati diserterà il tradizionale ricevimento al Colle del primo giugno alla vigilia della Festa della Repubblica, fissato per le 18 con cocktail e concerto dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia: “Non credo che potrò andarci”. Il 2 giugno in piazza ci saranno anche i leghisti, con i gazebo già previsti da tempo, per il tesseramento. Ma non invocherà l’impeachement, come ha fatto in questi giorni Di Maio. Quanto all’alleanza con Fi, Salvini avrebbe sottolineato la necessità di tenere unita la coalizione di centrodestra, ribadendo, nello stesso tempo, tutto il suo disappunto e amarezza per le uscite pubbliche di alcuni big azzurri, soprattutto quelle sull’anti-europeismo della Lega. In particolare, il segretario del Carroccio, raccontano, avrebbe fatto i nomi di Tajani, Gasparri e Brunetta. Parlano di coalizione unita e poi mi insultano, non riesco a capire, avrebbe detto in sostanza Salvini. Un modo per mandare un messaggio preciso a Silvio Berlusconi, che predica l’unità ma non riesce a tenere la linea, visto che alcuni azzurri non ‘osservano’ l’input di Arcore e colpiscono l’alleato Lega.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ben Frank 30 Maggio 2018

    ‘A “capitano”, a che ti servono i tuoi “percento”, se cali subito le brache? Il massone del colle deve essere mandato a casa! Che ti hanno raccontato nelle “segrete stanze”, ti hanno messo paura?

  • paolo 30 Maggio 2018

    I mercati vogliono stabilità e poi come mai nessuno più parla di lotta all’ evasione?

  • giulio 30 Maggio 2018

    e noi vogliamo mandare a rappresentarci nel mondo questi rissosi buffoni che cambiano idea tutti i giorni? Quando mai nelle elezioni Salvini ha detto che si sarebbe alleato con M5S? anzi questa sua infatuazione x di maio?

  • Pietro 30 Maggio 2018

    I mercati si sono spaventati perché il programma voleva tutto subito e avrebbe fatto saltare il banco.
    Diverso sarebbe stato se si fosse detto che era un programma di lungo periodo ossia 5 anni e che le risorse sarebbero venute fuori dai tagli alla spesa improduttiva. Avete lavorato male. Molto male. Ha completato la frittata il non aver cambiato il nome del ministro dell’economia.