Segregata, violentata, presa a sassate. I “mostri”: marito e suoceri albanesi
28 Mag 2018 13:29 - di Redazione
Un incubo vissuto dentro casa per anni, un racconto atroce di violenze abominevoli subite dai suoi familiari. Marito e suoceri che si trasformano in aguzzini, figli costretti ad umiliarla. È il dramma vissuto da una donna di Cassano Magnago (Varese) che ha deciso di denunciare il marito e i nonni dei suoi figli dopo tanti anni.
L’uomo, un 35enne albanese, è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. È accusato di aver aggredito, minacciato di morte, insultato e privato della libertà la moglie, connazionale, e di aver anche minacciato di uccidere e maltrattato i suoi stessi figli, con la complicità dei propri genitori, sottoposti a loro volta a provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a nuora e nipoti, per oltre dieci anni.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Busto Arsizio emergono altri particolari raccapriccianti: i nonni avrebbero anche costretto i nipoti, in più occasioni, a colpire la loro madre a sassate, anche quando era incinta del suo ultimo figlio, tanto da mettere a rischio la stessa gravidanza. A liberare la donna e i minori, un conoscente della famiglia che l’ha convinta a sporgere denuncia.
L’uomo, un 35enne albanese, è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. È accusato di aver aggredito, minacciato di morte, insultato e privato della libertà la moglie, connazionale, e di aver anche minacciato di uccidere e maltrattato i suoi stessi figli, con la complicità dei propri genitori, sottoposti a loro volta a provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a nuora e nipoti, per oltre dieci anni.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Busto Arsizio emergono altri particolari raccapriccianti: i nonni avrebbero anche costretto i nipoti, in più occasioni, a colpire la loro madre a sassate, anche quando era incinta del suo ultimo figlio, tanto da mettere a rischio la stessa gravidanza. A liberare la donna e i minori, un conoscente della famiglia che l’ha convinta a sporgere denuncia.
Ecco i barbari che ci porta l’UE oltre che gli africani. L’invasione va’ fermata a tutti i costi. E l’unica maniera e’ uscire dall’UE per repfrendere possesso delle NOSTRE frontiere e del NOSTRO territorio. Non ci sono vie di mezzo: l’UE voul dire la nostra fine sia come nazione che come popolo. L’invasione e’ una forma di guerra etnica contro do noi, mirata a sostituirci con un popolo misto, proprio come scritto nel piano Kalergi, la “road-map” dell’UE per la distruzione dei popoli e nazioni europee.